Di Sampierdarena, il quartiere della Sampdoria, e cresciuto tifando i colori blucerchiati. Ieri, nel tourbillon di emozioni di Marassi, c’è stato spazio anche per l’avverarsi di un sogno: indossare in Serie A i colori della propria squadra contro una big del calcio come la Juventus.
È la storia di Simone Trimboli, classe 2002 che ieri al minuto trentotto del secondo tempo ha preso il posto di Rincon nel cuore della mediana della Sampdoria. Circa un minuto dopo, l’emozione di esultare sotto la Sud, quando la punizione calciata da Sabiri è terminata alle spalle di Szczesny. Goal che ha riacceso per poco le speranze di rimonta, spente definitivamente dal 3 a 1 di Morata.
Intervistato dall’area stampa della Sampdoria, Trimboli ha descritto la sua immensa gioia per un traguardo così importante: “Tanti anni all’interno del settore giovanile si coronano con questo esordio che per me ha sempre rappresentato un sogno fin da bambino. Farlo a Marassi, con i tifosi è stato bellissimo, peccato soltanto per il risultato”.
Un ingresso in campo desiderato ma non “consumato” contro l’Udinese: “Già a Udine ci avevo sperato, poi il mister aveva fatto altre scelte – ha proseguito ai microfoni del club – quando mi hanno chiamato durante il riscaldamento mi sono fermato un attimo, poi ho realizzato e sono andato di corsa verso la panchina per prendere la maglia e prepararmi ad entrare. È accaduto tutto in un batter d’occhio, tutto bellissimo. Quando abbiamo accorciato le distanze, ci abbiamo creduto però la Juve ha trovato il terzo gol che ha chiuso la partita. Ora dobbiamo pensare già alla trasferta di Venezia perché la classifica chiede punti e, se giochiamo con il coraggio messo in campo oggi, possiamo riuscirci”.