Genova. Chi si aspettava grandi novità stilistiche è rimasto deluso. Il simbolo della lista di Giovanni Toti a sostegno delle ricandidature di Marco Bucci e Pierluigi Peracchini a Genova e La Spezia sarà pressoché uguale a quello usato per le regionali del 2020: un cerchio arancione con la scritta “Toti” in blu e in grande evidenza, la dicitura “Liguria al centro” in alto e “per Genova/per Spezia” in basso. I loghi sono stati presentati oggi all’Acquario al termine della convention con cui il governatore ha dato avvio al progetto “Italia al centro”, federazione centrista che punta a unire l’area moderata in vista delle elezioni del 2023.
Saranno dunque tre le liste civiche nel centrodestra che si affiancheranno ai partiti tradizionali sulla scheda: una col logo “Bucci sindaco“, erede di Vince Genova, “Toti per Genova” che in realtà rappresenta l’articolazione locale del suo progetto centrista e una terza lista “Genova Domani” che “riunirà tutti coloro che non si riconoscono negli altri partiti”, ha confermato oggi il primo cittadino genovese.
“Abbiamo dimostrato che Genova non è una città che gestisce il declino, ma una città benchmark che oggi traina il Paese – ha detto Giovanni Toti concludendo la giornata -. Abbiamo sempre guardato alla visione d’insieme e mai al particolare, che fossero i depositi chimici a Genova o le piste ciclabili. Le liste che abbiamo fatto cominciano oggi un percorso per dare un contributo non solo elettorale, ma anche di idee. La nostra moderazione non significa essere molli, è la forza di idee equilibrate che difendiamo con grande tenacia. Noi siamo gli unici che quando fanno parte di un Governo lo appoggiano veramente fino in fondo”.
È la dimostrazione che lavorando assieme come in questi cinque anni i risultati si ottengono – ha commentato il sindaco uscente e ricandidato Marco Bucci -. La nostra strategia e visione di città presuppone che tutti coloro che vogliono collaborare con noi siano i benvenuti, ovviamente non in maniera strumentale ma operativa. Non vedo l’ora che si possa continuare così. Abbiamo da costruire ancora di più e fare in modo che la nostra città riprenda il ruolo internazionale che ha sempre avuto”.
Nessuna candidatura è ancora ufficiale, ma alcuni nomi sono già confermati. Ci saranno anzitutto consiglieri e assessori uscenti di Palazzo Tursi (Mario Baroni, Marta Brusoni, Francesco Maresca). Si tira indietro invece Stefano Anzalone: “Dopo 15 anni non mi candido più”, afferma. Torna “a casa” l’ex consigliere regionale della lista Biasotti Lorenzo Pellerano, così come Simone Ferrero, ginecologo e consigliere comunale che era passato da Vince Genova alla Lega.
Dai municipi arrivano Nicholas Gandolfo e Caterina Patrocinio, ma pure Rosa Maria Tommasomoro che ha lasciato il Pd in Valpolcevera suscitando un certo clamore. Nome molto noto in città è quello della chirurga estetica Tiziana Lazzari. Tra i presenti in sala uno dei nomi più vociferati è quello di Daniele Pallavicini, insieme al padre Luca nel gotha della sanità privata genovese, che però commenta: “Sono venuto solo a sentire”.