Genova. Abbattere le spese fisse in bolletta che pesano fino al 15% del costo finale in bolletta e possono essere riviste anche alla luce delle innovazioni tecniche che per ora hanno portato benefici solo alle compagnie energetiche e non ai consumatori finali. È l’obiettivo di una mozione presentata dal consigliere Pd Roberto Arboscello per chiedere alla Regione che si faccia parte attiva nei confronti del ministero della Transizione ecologica e del ministero dello Sviluppo economico per attivare strumenti come questo.
“I rincari delle bollette luce e gas costeranno fino a 1.500 euro rispetto all’anno precedente, una situazione difficile che rischia di mettere in ginocchio imprese, famiglie e associazioni – osserva Arboscello -. Il Governo è intervenuto tempestivamente con un taglio alle bollette per 5,2 milioni di famiglie e una prima rateizzazione delle bollette per le imprese. Un primo passo importante soprattutto perché finanziato con un prelievo del 10% sull’extrautile delle compagnie energetiche, arrivato a quota 40 miliardi di euro in questi mesi”.
“A questo primo passo però, è necessario aggiungere altre iniziative, anche di carattere regionale, per dare risposte concrete. Per questo motivo ho presentato una mozione, che verrà discussa nel prossimo Consiglio regionale, finalizzata ad abbattere le spese fisse in bolletta”, annuncia Arboscello.
Un esempio di spesa fissa da abbattere è la gestione del contatore, la cui lettura in automatico – con costi quindi ridotti rispetto al passato – può essere incentivata e il risparmio generato utilizzato per ridurre le bollette dei consumatori.