Genova. Trovare il modo di aiutare le associazioni senza scopo di lucro titolari di concessioni demaniali marittime per fare fronte agli aumenti dei canoni previsti dalla legge. Questo il contenuto di una mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Genova riunito oggi, mozione congiunta presentata maggioranza e opposizione. Il documento ha visto la sintesi di due mozioni diverse ma uguali nel contenuto aventi una come prima firmataria Cristina Lodi (Pd) e Davide Rossi (Lega).
In particolare la mozione chiede che giunta e sindaco si facciano parte attiva presso il governo e al parlamento affinché elaborino un intervento normativo per distinguere chiaramente realtà imprenditoriali e attività senza scopo di lucro e affinché sia previsto, per le seconde, un regime più favorevole e un canone minimo equo e sostenibile.
L’altro elemento di richiesta riguarda l’implementazione dei contributi ordinari a favore dei concessionari a base associativa senza scopo di lucro, affinché possano continuare a svolgere la loro attività preziosa dal punto di vista sociale, formativo e sportivo in senso stretto, qualora non avvenissero le modifiche nazionali.
L’aggiornamento recente dei canoni da applicare alle concessioni demaniali marittime rilasciate vede un adeguamento del 7,95% rispetto a quelle determinate per il 2021: un aumento di tali proporzioni non si era mai verificato. Inoltre se il decreto “Sostegni bis” dello scorso anno aveva ribassato a 500 euro il canone, quest’anno riguardo al 2022 non è stata presentata la norma che prevede il canone agevolato per questa tipologia di concessionari.
La mancata riproposizione del canone agevolato per i concessionari no-profit, se confermata, provocherebbe inevitabili conseguenze per realtà come le associazioni sportive, le scuole di vela e surf o le società dilettantistiche di pesca sportiva.