La rubrica del camallo

Alla scoperta del Forte Rocca Livernà

"La rubrica del camallo", a cura di Luca e Valentina, è volta alla promozione e alla riscoperta del patrimonio naturale e culturale della Liguria

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Oggi questa rubrica potrebbe sottotitolare “a volte ritornano”. A grande richiesta abbiamo infatti deciso di ristampare la prima copia del nostro numero di Due Zaini e Un Camallo, decisamente la più amata e desiderata finora! Sarà che il primo progetto non si scorda mai, sarà che siamo nostalgici, tant’è che abbiamo deciso di proporvi uno degli itinerari usciti proprio sul primo numero. Nel frattempo vi anticipiamo che i Camallo point dove acquistare tutti i numeri usciti finora crescono di giorno in giorno! Ci trovate in libreria a Finalborgo, Pietra, Loano e Alassio, nelle migliori caffetterie di Pietra e Loano e come sempre nelle nostre strutture ricettive, A Carubba Du Bungiurnu e il Residence Colibrì Family & Bike!

Forte Rocca Livernà, partenza dal parcheggio vicino allo stadio di Conscente. Sviluppo: 8,5 Km; durata: 3,10 ore; dislivello: 420 mt; difficoltà: E

La nostra partenza avviene da via Principe Amedeo, salendo in diagonale tra le case. La stradina piega a sinistra (segnavia: due X rosse) e passa accanto all’antica chiesa di Sant’Alessandro. Poco più avanti lasceremo l’asfaltata, che attraversa il rio e termina contro il cancello del Castello di Conscente, si prosegue dritti lungo il sentiero segnalato. Si attraversa il rio poco più avanti, su un piccolo ponte, e si sale ripidamente con brevi svolte tra fasce di uliveti e bosco. Si incontra quindi una bella mulattiera, che si segue in salita per pochi metri giungendo sul filo del ripido costone che scende dalla Rocca Livernà.

Lasciamo la mulattiera, che piega a sinistra, si risale direttamente il costone seguendo il segnavia; più in alto si sfiora per l’ultima volta la mulattiera e si continua in ripida salita. Giunti alla base di un piccolo dirupo, affacciato sulla Val Pennavaire, si gira a sinistra e si inizia a salire con lunghi tornanti. Ad un bivio si gira a destra, effettuando un ulteriore tornante. Superata poi una garitta in pietre a secco, un tratto quasi in piano costeggia un fossato e guida in breve all’entrata della Batteria di Rocca Livernà.

Qui parte l’esplorazione all’interno del forte che, curiosi o meno, ruba una buona mezz’ora.

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Ritorniamo all’entrata del forte, e si riparte sulla destra dando le spalle al portone, un sentiero militare (indicazione per “punto panoramico”); il sentiero sale con lunghi tornanti nella macchia mediterranea, con tratti ancora ben conservati sorretti da muretti a secco. Dopo l’ultimo tornante, un tratto compreso tra muri a secco permette di entrare nella postazione di fanteria, situata alla base della lama rocciosa sommitale. Da qui, una breve scalinata in mattoni risale le rocce sovrastanti e porta sull’aerea vetta della Rocca Livernà.

La vista sulle montagne circostanti è davvero incantevole. Sui mattoni della scalinata di accesso sono incisi i nomi di coloro che qui prestarono servizio.

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Si ritorna indietro fino all’ultimo tornante, da cui si prende a destra un sentiero non segnalato. Il sentiero costeggia i muri della postazione di fanteria, quindi scende brevemente e arriva su una selletta sulla cresta sommitale della rocca. Da qui si prosegue verso ovest, lungo il panoramico crestone roccioso, lungo la traccia che si tiene a debita distanza dagli strapiombi del versante nord. Man mano che si va avanti il costone si fa più arrotondato; scavalcata una piccola cima coperta di arbusti, si scende ripidamente fino ad una sella dove si incontra la strada sterrata militare per Martinetto. La si segue verso destra e, in breve, si giunge al crocevia della Sella di Arnasco .

La diramazione di sinistra (segnavia: triangolo rosso vuoto) prosegue lungo il crinale in direzione del Monte Nero e del Castell’Ermo.

Si continua a destra lungo la strada sterrata militare, priva di segnavia; procedendo in lieve discesa, si effettua un lunghissimo tornante, quindi si taglia tutto il versante nord della Rocca Livernà.

Giunti al secondo tornante, si abbandona la sterrata per prendere a destra una mulattiera; in breve si giunge al crocevia di quota 170 già incontrato all’andata. Da qui, seguendo il percorso segnalato effettuato all’andata, si ritorna all’auto.

“La rubrica del camallo” è a cura dell’associazione culturale “Due Zaini e Un Camallo” di Luca Riolfo e Valentina Staricco, volta alla promozione e alla riscoperta del patrimonio naturale e culturale della nostra regione, la Liguria. Seguici su instagram @_duezainieuncamallo_: clicca qui per leggere tutti gli articoli.

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