Genova. Non Una di Meno Genova torna in piazza per lo sciopero dell’8 marzo che quest’anno vede anche il ritorno del corteo femminista e transfemminista. Un appuntamento di lotta che quest’anno al tema del patriarcato unisce la protesta contro la guerra.
“Scenderemo in piazza per l’8M come in molte città italiane e in concerto con le femministe di tutto il mondo – spiegano le femministe di Non una di meno Genova – contro la violenza maschile e ogni violenza di genere. In questo momento drammatico scioperiamo e manifestiamo anche contro la guerra, contro il coinvolgimento italiano, europeo e della Nato nel conflitto in Ucraina, contro il nucleare, per il disarmo, dalla parte delle popolazioni di civili e di chi scappa dalle guerre in tutto il mondo”.
L’appuntamento per il corteo è alle 18 da piazza Caricamento. La manifestazione si snoderà per le vie del centro cittadino, passando da Piazza Nunziata, Piazza Corvetto, largo XII Ottobre e Piazza De Ferrari per terminare in Piazza Matteotti, dove resterà il presidio con interventi amplificati dal camion e musica.
L’articolazione della giornata prevede anche altri appuntamenti Alle 9 alla Galleria Brignole – Borgo Incrociati Street Art Femminista con creazione di murales dell’artista e attivista Gloria Pallotta a cura del Centro Anti Violenza Mascherona e dalle 11 a porta Siberia autoformazione studentesca, prove dei cori, art attack per il corteo e pic-nic sociale
Lo sciopero ha copertura sindacale nei settori pubblico e privato. Oltre all’imprescindibile tema della guerra lo sciopero femminista tocca i principali temi della lotta al patriarcato, del potenziamento dei centri antiviolenza, del ripensamento e finanziamento del welfare pubblico e della sanità pubblica e invita alche allo sciopero del lavoro riproduttivo “che è la sfida più grande: tutto il lavoro di cura è ancora assegnato alle donne e alle soggettività femminilizzate e non deve più essere dato per scontato o considerato naturale”.