Si parte

Vaccino, dal 1° marzo via alla somministrazione della quarta dose per i pazienti fragili

In Liguria una platea stimata di 35mila persone, ma si ipotizza che in autunno possa toccare a tutti

vaccino covid

Dopo il via libera dell’Aifa arriva anche quello del generale Francesco Paolo Figliuolo: dal 1° marzo si parte con la somministrazione della quarta dose di vaccino anti-Covid alle categorie fragili. “Stiamo per dare le disposizioni attuative – ha detto oggi il commissario all’emergenza in visita all’ospedale Meyer di Firenze – perché con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee. Ovviamente sarà abbastanza estensiva”.

Per la Liguria il bacino di riferimento è stimato in 35mila soggetti, ma a seconda dei criteri che verranno impiegati il numero potrebbe aumentare. “Si parla di persone che non hanno dato una risposta anticorpale alle dosi di vaccino – ha spiegato Figliuolo -. Chiaramente per loro il ciclo completo era tre dosi, due dosi iniziali ed una dose addizionale, e quindi questo per loro è il booster, per cui stiamo individuando la platea”.

In questa prima fase le quarte dosi di vaccino saranno somministrate soprattutto nelle strutture sanitarie: “Queste persone sono già in cura presso istituti ed ospedali e quindi vengono richiamati presso questo istituti in cui sono in cura”. Quarta dose che, tra l’altro, è già stata somministrata ad alcuni pazienti gravemente immunodepressi pur in mancanza del parere dell’Aifa.

Tuttavia, chiarisce ancora Figliuolo, “continueremo a tenere l’organizzazione che c’è ora in atto“. Per ora, quindi, non ci sono indicazioni di smantellare gli hub vaccinali (che in Liguria stanno lavorando a regime ridotto visto il drastico calo delle prenotazioni), anche perché si attendono evidenze scientifiche sulla possibile necessità di una quarta dose per tutti in autunno, ipotesi ventilata nelle scorse ore da Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute.

Del resto le parole del commissario straordinario – che tra poco più di un mese dovrebbe cessare le sue funzioni con la fine dello stato d’emergenza – sono improntate alla prudenza: “Ovviamente abbiamo delle dosi stivate per ogni eventualità, dopo il 31 marzo, quando passeremo la mano. Chiaramente con il ministero della Salute ci sono già tutte le interlocuzioni per lasciare un pacchetto pronto nel caso che che vi sia un rialzo dei contagi. È facile fare le cicale ma quando vengono i tempi duri dobbiamo aver messo del grano da parte. Guai a non aver fatto lezione di questo periodo. Naturalmente speriamo che non accada nulla”.

Sul fronte dell’offerta vaccinale a breve ci sarà una possibilità in più: “Per la fine di questa settimana arriverà il vaccino Novavax, ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le regioni e province autonome. Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo. Per cui ci sarà possibilità anche di utilizzo di questo ulteriore vaccino”, ha aggiunto Figliuolo.

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