Genova. E così il giorno tanto atteso dagli abitanti di Trasta è finalmente arrivato. Questa mattina, dopo oltre sette anni dal crollo dell’antico ponte in pietra, un nuovo ponte in legno è stato posato sul rio Ciliegio.
Il vecchio ponte, che gli abitanti di Trasta chiamavano il “ponte romano” ma in realtà era risalente al 1600 circa, era stato spazzato via dall’alluvione del 2014, ultimo danno per un quartiere già dilaniato dal cantiere del terzo valico. Ma a Trasta cittadini e comitati attivi nella tutela e nella promozione del territorio si sono per anni battuti per ottenere la ricostruzione della storica passerella pedonale, che oggi hanno inserito in un progetto di riqualificazione più ampio.
Il nuovo ponte, infatti finanziato dal Comune di Genova (circa 80 mila euro) e disegnato da un ingegnere di Murta, Davide Spinella, è il primo passo per la via delle Rose, una mulattiera arricchita di rose di ogni tipo che collega due paesi della Valpolcevera, Trasta e Murta dove i comitati Quellicheatrastacistannobene e il circolo Barabini di Trasta hanno recuperato il roseto dell’antico cimitero di Murta trasformandolo in una meta per gli appassionati di tutt’Italia.
Ora il nuovo ponte torna a collegare le due frazioni della Valpolcevera tra natura, rose e passeggiate tra le ville storiche: una ‘piccola’ opera che simboleggia però un grande riscatto, non solo per Trasta ma per un’intera valle spesso dimentica e troppe volte martoriata.