Genova. “Credo sia stata una mattinata soddisfacente. Sono orgoglioso che il premier Draghi, che notoriamente non si era mai mosso da Roma, abbia scelto la Liguria come tappa della sua prima visita ufficiale. Questo riconosce alla Liguria la capacità di amministrazione, di collaborazione col governo centrale, di realizzare grandi opere com’è stato per il ponte Morandi. Credo che simbolicamente la visita del presidente Draghi possa dimostrare che la Liguria è un modello di buon governo che realizza le cose che promette“.
Così il presidente ligure Giovanni Toti al termine della visita del presidente Mario Draghi, la prima volta del premier all’ombra della Lanterna ma anche il suo primo viaggio dedicato a una città italiana a quasi un anno dall’insediamento a palazzo Chigi.
“Abbiamo spiegato al presidente del Consiglio che la competitività della Liguria è un pezzo importante della competitività del Paese, della logistica italiana, della piccole e medie imprese della Pianura Padana, del settore turistico, è la valorizzazione dell’arte, della cultura e dell’ambiente. Tutte cose previste dal Pnrr e che, nella sintesi di una regione piccola come la Liguria devono trovare compimento”, ha aggiunto Toti al termine della visita al cantiere del Terzo Valico.
Una visita che molti hanno letto anche in termini politici dopo le elezioni per il Quirinale che hanno visto Toti in dissenso col centrodestra proprio per salvaguardare la maggioranza che sostiene Draghi. “Noi sosteniamo il governo senza nulla aver mai chiesto in cambio – risponde il governatore – perché riteniamo che il governo Draghi, dopo una legislatura che ha fatto attraversare agli italiani montagne russe di brividi multicolor, e anche l’elezione del presidente Mattarella, in qualche modo mettano in sicurezza il Paese e diano tranquillità a tutti noi che amministriamo le realtà locali”
Draghi tornerà a Genova? “Non è uomo che si muove così solerte. Abbiamo un ottimo rapporto da tempo, di collaborazione ma anche di schiettezza nello spiegarci le cose. È un uomo di straordinaria intelligenza, ha uno staff capace. Siamo in buone mani. Il vento è buono e il comandante sa qual è la rotta”, conclude Toti.