Dopo la vittoria

Sampdoria: Giampaolo si gode i frutti dell’intuizione su Sensi, ma Gabbiadini preoccupa fotogallery

Il mister chiarisce anche la sostituzione di Supryaha: "Se io non vinco questa partita sto peggio di lui"

Sampdoria Vs Sassuolo

Genova. Senza dubbio la migliore Sampdoria della stagione. Dopo la brutta sconfitta alla Spezia i blucerchiati si sono ritrovati, rilanciandosi con un risultato importante, che ridà fiducia all’ambiente. Un 4-0 che nasce da una partenza sprint, ricca di intensità, ma anche dalle scelte di Giampaolo nell’undici titolare. L’ingresso di Sensi, trequartista, dal primo minuto, è risultato determinante: il giocatore detta i tempi a tutti gli altri e ha una sicurezza e una capacità notevole. Una qualità che in mezzo al campo mancava alla Sampdoria. Il rientro di Colley dietro ha trasmesso una solidità anche ai compagni, una solidità che si era persa da un po’.
Con Sensi in quella posizione, Candreva viene spostato in mezzala, mettendolo in condizione di tornare a essere una pedina importante per cross e per gamba.
I blucerchiati hanno saputo sfruttare gli spazi che ha lasciato il Sassuolo e le sue incertezze difensive soprattutto sulle palle alte inattive. Il risultato però è figlio anche dell’ottima prestazione di Falcone, che con tre-quattro parate decisive ha contribuito a tenere il Sassuolo a quota zero reti. “Il 4-0 è forse un risultato troppo rotondo – conferma Marco Giampaolo – nei 95 minuti però la Samp ha fatto bene, ci ha messo lo spirito, il rincorrere, lo stare dentro la partita a livello mentale. Il Sassuolo davanti è pericoloso, se non stai compatto è dura”.

Il mister è contento per la vittoria: “Ci serviva, è avvenuta contro una squadra forte. Sono stato fortunato per questo esordio al Ferraris: i quattro difensori li ho allenati per due o tre anni, Candreva in passato, Rincon l’ho avuto a Torino. Non ho dovuto ricominciare daccapo, si sono riconosciuti in molte cose”.

Proprio su Sensi Giampaolo lascia intuire che sarà quella la sua posizione, con molta probabilità: “Mi è piaciuto molto lì. Il gioco lo vede prima degli altri. Non lo posso farlo giocare mezzala perché disperderei le sue energie fisiche. Lui sa dove giocare quando e come, già in passato aveva occupato quella posizione. Quella del play può essere una soluzione a partita in corso se voglio mettere un altro attaccante a palleggiare meglio. Con Sensi sulla trequarti ne ha beneficiato anche Caputo”.

E l’eroe di giornata conferma: “Ciccio lo conosco, abbiamo la stessa filosofia di calcio, cerchiamo le triangolazioni per creare superiorità numerica e oggi ne abbiamo fatte in più occasioni. È stato un debutto bellissimo, sono molto contento per il gol, mi mancava. Sono contento per la vittoria, visto che abbiamo lavorato bene tutta la settimana. Abbiamo messo insieme tutte le idee del mister, inoltre c’è buona solidità di partenza, è importante il carattere con cui affrontiamo le partite”.

Un’ottima scelta, dunque, quella di venire a Genova: “Per me è una rampa di rilancio. La squadra perfetta”. Il giocatore non nasconde anche la volontà di mettersi in mostra in chiave nazionale.

Sul cambio di Supryaha, entrato dopo l’infortunio di Gabbiadini e sostituito da Conti, Giampaolo chiarisce: “Sono cambi formativi. Non parliamo la stessa lingua. L’ho abbracciato, penso capisca. Non è un problema a vent’anni. Inizialmente avevo voluto mantenere stesso assetto tattico, non volevo abbassare il baricentro. Quando ho capito che potevamo subire inferiorità in fascia preferito mettere Andrea Conti. Le partite bisogna consolidarle, sarebbe stato un rischio tenere lui, Caputo e Sensi, stavo ammazzando Candreva e Thorsby. Se io non vinco questa partita sto peggio di lui”.

L’unico pensiero negativo in una giornata positiva è quello di Gabbiadini, dopo l’infortunio: “Alla vigilia avevo detto che le partite si vincono con gli attaccanti, ma ora potremmo essere uno di meno. Gabbiadini portava un tutore, speriamo sia nulla o qualcosa di poco conto”.

Giampaolo è convinto che la strada verso la salvezza è ancora lunga: “Fino alla fine saremo in altalena. Se si cade bisogna capire che si riparte. Viviamo la giornata. La gradinata ci ha aiutato. Per me è stata una bella emozione rivedere quella fotografia lì, ce lo auguriamo tutti. Da sempre è stato un valore aggiunto”.

 

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