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Peste suina e boom di quarantene, Confesercenti: “Ristori anche per il settore alimentare”

Angelotti (Fiesa Confesercenti): "I molti contagi registrati nelle ultime settimane hanno condizionato le vendite negli esercizi al dettaglio"

salumi

Genova. Si è svolta negli scorsi giorni la presidenza di Fiesa Liguria, l’associazione dei dettaglianti del settore alimentare aderenti a Confesercenti. Tanti i temi all’ordine del giorno ma, a tenere banco, sono stati soprattutto la peste suina e l’impatto delle quarantene sulle vendite.

“Insieme ai colleghi delle categorie turistiche e della ristorazione abbiamo scritto alla Regione affinché, oltre alle risorse giustamente trovate per il settore agricolo, si tenga conto di tutte le filiere coinvolte, a cominciare da quelle potenzialmente interessate dal calo delle vendite di carne suina, come macellerie e gastronomie – riporta Gianpaolo Angelotti, presidente di Fiesa Liguria – Speriamo che, a breve, possa essere aperto un tavolo con il commissario all’emergenza Angelo Ferrari e tutte le categorie coinvolte, presso cui condividere soluzioni per il contenimento del contagio e la gestione dell’emergenza».

Anche sul fronte dei consumi di inizio anno, le notizie non sono positive, nonostante a livello nazionale i dati 2021 vedano un’espansione della spesa alimentare.

“Purtroppo – prosegue Angelotti – i molti contagi registrati nelle ultime settimane hanno condizionato le vendite negli esercizi al dettaglio, perché molte sono le persone in quarantena, così come molti sono stati i colleghi che hanno dovuto chiudere perché risultati positivi, con conseguente perdita di fatturato. Fortunatamente, dal punto di vista sanitario, non siamo nella situazione degli ultimi due anni, ma gli impatti economici si sentono e l’on-line rischia di essere ulteriormente favorito dalla situazione”.

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