Genova. “La giunta da un lato dice di voler rispettare la volontà dei territori sui confini del Parco di Portofino, dall’altro però non si fa il minimo scrupolo di lasciare fuori i Comuni che hanno chiesto di entrare nel nuovo perimetro solo per assecondare la Lega. Abbiamo chiesto all’assessore Piana quale criterio ci fosse alla base della decisione di escludere i comuni che avevano deliberato di far parte del Parco e le motivazioni messe in campo sono semplicemente ridicole: perché da un lato si dice che bisogna rispettare la volontà dei comuni, ma quando la volontà dei territori è quella di stare in un progetto di sviluppo vengono silenziate”.
Lo ha detto il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno in Regione Luca Garibaldi, dopo la discussione in aula della sua interrogazione sui confini del Parco di Portofino.
“Parlare di estensione del Parco – osserva il capogruppo – con l’ampliamento a mare è un’affermazione che non giustifica l’aver tagliato fuori 4mila ettari di area verde. Perché alla fine il Parco di Portofino sarà un parco francobollo che non riuscirà a ricevere finanziamenti e avere quella possibilità di sviluppo che il territorio merita.
“Giovedì – conclude Garibaldi – ci sarà una commissione in cui ascolteremo le voci dei sindaci e chiederemo alla giunta di portare al Ministero una proposta di Parco che sia coerente con quello che i territori chiedono e non solo con quello che la Lega vuole”