Mobilitazione

Maturità 2022, gli studenti genovesi tornano in piazza: “Il ministro Bianchi è fuori dalla realtà”

Presidio davanti alla prefettura venerdì alle 16.00. Devoti (Rete studenti medi): "Impossibile che voglia proseguire sulla malsana idea di inserire anche la seconda prova"

corteo studenti contro la maturità 2022

Genova. Nuova manifestazione, stessi temi. A distanza di una settimana dal corteo studentesco di protesta contro la proposta del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, con la quale intende ripristinare le prove scritte all’esame di maturità, gli studenti delle scuole superiori genovesi si renderanno nuovamente protagonisti di una contestazione, promossa dalla Rete degli studenti Medi.

Sebbene il Consiglio Superiore dell’Istruzione nei giorni scorsi abbia bocciato la proposta di Bianchi, secondo quanto si apprende, il Ministro ha deciso tuttavia di portare avanti le sue idee iniziali. Ma le studentesse e gli studenti non ci stanno e hanno convocato così un presidio davanti alla Prefettura, in Largo Lanfranco a Genova, a partire dalle ore 16 di domani, venerdì 11 febbraio.

“L’atteggiamento del Ministro – dice Francesco Devoti, Coordinatore della Rete degli Studenti Medi di Genova – è sintomo di un’immaturità politica molto forte, nonché la prova che Bianchi ha perso totalmente il contatto con il Paese reale“.

E continua: “Non è possibile, infatti, che dopo la grande ondata di tumulti e mobilitazioni di venerdì scorso, che ha portato oltre 100mila studentesse e studenti in piazza, e dopo il parere contrario del Consiglio Superiore dell’Istruzione, il Ministro continui a voler proseguire sulla sua malsana idea di inserire anche la seconda prova. Una malsana idea che vorrebbe tornare alla normalità, ma sulla pelle di chi è ormai da tre anni che non conduce una vita normale.”

Il ritorno alla normalità, almeno nelle scuole, sembra ancora molto lontano, con diversi casi ancora nei vari istituti e un sistema di tracciamento praticamente assente in Liguria.

“Deve essere molto chiaro – aggiunge Devoti – che nelle scuole la normalità non esiste ancora. A differenza di quanto riportò il Ministro settimane fa, infatti, abbiamo molti casi di classi in dad o in modalità mista. E questo è gravissimo. Per di più mancano ancora molte misure di sicurezza, mancano le mascherine FFP2 nelle scuole, mancano i tamponi molecolari gratuiti per gli studenti e le studentesse e, in ultimo, un sistema di tracciamento ad hoc per le scuole. La nostra Regione, su questo, continua a non fare niente.”

La mobilitazione si terrà anche a livello nazionale, dove gli Studenti Medi manifesteranno sotto la sede del Ministero dell’Istruzione per ribadire la propria contrarietà non solo alle prove scritte ma anche ad un sistema scolastico che non va incontro alle esigenze dei ragazzi.

I congresso Rete degli studenti Medi di Genova, eletto il nuovo esecutivo guidato da Francesco Devoti

Intanto sabato scorso, 5 febbraio – all’indomani del corteo di protesta – si è tenuto al Cap di Via Albertazzi il I Congresso della Rete Studenti Medi di Genova, il sindacato studentesco. I lavori si sono conclusi con l‘elezione del Coordinatore Francesco Devoti e del nuovo esecutivo, formato da Cesare Barbano, Greta Paolini, Leonardo Vasapolli e Alessio Scovazzo.

“Un ottimo punto di inizio – ha detto il nuovo Coordinatore Devoti – per un lavoro di unità studentesca e di lotta per i nostri diritti. Sono ormai diversi mesi che lavoriamo ininterrottamente per la costruzione del sindacato studentesco sul territorio. Fondamentale ora rimanere uniti tra le varie realtà genovesi e non dividerci su temi e battaglie importanti, che senz’altro non mancheranno in questa fase”.

Le lotte del sindacato studentesco, che hanno l’aria di essere tutto meno che finite, sembrano continuare nella direzione della maturità, con la fondamentale richiesta di eliminare, almeno, la seconda prova.

Come ha spiegato infatti Devoti: “La questione della maturità è fondamentale: non è accettabile la seconda prova. Questo però non deve farci dimenticare le altre battaglie che abbiamo sul territorio. Le mascherine ffp2, i tamponi molecolari e il tracciamento nelle scuole sono temi che non possiamo lasciare in secondo piano. Ci mobiliteremo e chiederemo incontro a Regione Liguria”.

La solidarietà della Uil

La Uil Liguria esprime solidarietà nei confronti delle proteste di gran parte degli studenti e delle studentesse di tutta Italia in merito alle ultime decisioni concernenti l’esame di maturità.

“Non dimentichiamo che i nostri ragazzi hanno sofferto più di altri le restrizioni pandemiche, in una fase della vita dove la socialità è parte integrante dello studio – afferma Mario Ghini, segretario generale della Uil Liguria – Troviamo dunque azzardato e incoerente sperimentare un ritorno all’esame di maturità pre-pandemico, senza tenere conto dei danni psicologici e del pegno che tante ragazze e tanti ragazzi hanno già pagato al banco dell’epidemia”.

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