Modifiche

Maturità 2022, cambia ancora l’esame: le prove varranno gli stessi punti del percorso scolastico

E la seconda prova scritta, quella d'indirizzo, sarà predisposta a livello di istituto

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Liguria. “Maturità, t’avessi preso prima…”. Citava la famosa canzone di Venditti uno dei cartelli presenti durante la manifestazione degli studenti che venerdì scorso hanno protestato contro la bozza ministeriale sulle modalità con cui si svolgerà l’esame di maturità a partire dal 22 giugno. E anche oggi si ritroveranno in molte città d’Italia (a Genova alle 16 di fronte alle prefettura), per esprimere la loro contrarietà rispetto alle decisioni del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Anche se da ieri, qualcosa è cambiato.

Sono infatti state apportate delle modifiche all’ordinanza, che è stata poi trasmessa ai presidenti di Camera e Senato per l’acquisizione del parere da parte delle Commissioni parlamentari, così come prevede la Legge di bilancio. In particolare, dopo l’incontro con le rappresentanze studentesche, Bianchi ha deciso di rimodulare la divisione del punteggio tra le prove d’esame (due scritte e una orale) e il percorso scolastico.

Se prima era prevista l‘assegnazione di 40 punti per il triennio finale e di 60 per le prove d’esame (20 per ogni scritto e 20 l’orale), la nuova versione invece attribuisce 50 punti ad entrambi, nello specifico 15 per la prova di italiano,15 per quella di indirizzo e 20 per il colloquio.

Per quanto riguarda la seconda prova scritta, sarà predisposta a livello di istituto: i docenti titolari della materia facenti parte delle commissioni d’esame, entro il 22 giugno, proporranno tre tracce sulla base dei documenti consegnati a maggio dai consigli di classe. Il giorno del secondo scritto sarà estratta una delle tre tracce.

Modifiche, però, che non accontentato del tutto gli studenti. La loro richiesta, infatti, era di dare maggior peso al percorso scolastico (70 punti) rispetto alle prove d’esame, attribuendo al curriculum del triennio 70 punti e solo 30 alle tre prove d’esame.

A rimarcarlo Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti, che ad Adnkronos ha dichiarato: “Il cambio dell’assegnazione crediti alla maturità da 60 – 40 a 50 – 50 è un primo passo avanti ma molto lontano dalla nostra proposta. Non ci possiamo ritenere soddisfatti. Già ieri dicevamo che non accettiamo contentini. E continua ad esserci il grosso nodo del dialogo, che il Ministero continua a non volere intraprendere”.

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