Reazione

L’opposizione attacca Toti: “Sanità ligure allo sbando, non può gestirla coi comunicati stampa”

Dure critiche al piano presentato per il Pnrr Sanità: "Notevoli mancanze a partire dall'entroterra, nessun confronto col territorio: chiediamo un Consiglio straordinario"

Giovanni Toti

Genova. “Liste d’attesa che continuano a crescere, mancate risposte sul  personale, riorganizzazione della sanità territoriale imposta dall’alto, senza un dialogo con il territorio, e gestione dei fondi del Pnrr senza una programmazione. Il quadro della sanità ligure continua a essere allo sbando, e troppe volte i ritardi e la mancanza di scelte da parte della giunta Toti ricadono sull’offerta sanitaria e sui cittadini liguri. Toti non può pensare di gestire la sanità con i comunicati stampa. Chiederemo la convocazione urgente di un Consiglio Regionale straordinario per avere chiarezze e risposte sulla crisi della sanità ligure”.

Così i capigruppo di minoranza in Regione Liguria Luca Garibaldi (Partito Democratico Articolo Uno), Ferruccio Sansa (Lista Sansa),  Fabio Tosi (M5S) e Gianni Pastorino (Line Condivisa), dopo il comunicato di Toti sugli investimenti del Pnrr in Liguria per la sanità, in cui risponde ad alcune delle domande poste dalla minoranza in aula ma eluse.

“L’ultimo tassello – aggiungono i capigruppo – l’abbiamo visto oggi: in una commissione convocata tre giorni prima della scadenza della consegna dei progetti del Pnrr Sanità al governo, dove Toti ha presentato l’elenco delle case di comunità e degli ospedali di comunità a pacchetto chiuso, con un quadro con notevoli mancanze di copertura territoriale, a partire dall’entroterra. Un documento che, come si è visto anche dalla discussione, né il territorio né i consiglieri di maggioranza e opposizione conoscevano, nonostante la giunta ci stesse lavorando da sei mesi, come ha dichiarato lo stesso Toti. Pochi minuti dopo averlo comunicato alla commissione, l’ha diffuso alla stampa, mentre lo stava illustrando ai sindacati. La gran parte dei sindaci liguri lo apprenderà domani sui giornali”.

Toti continua a riformare la sanità a suon di comunicati stampa, senza confrontarsi realmente con il territorio né con il Consiglio. Per questo chiederemo di riportare la discussione sulla sanità ligure non sui giornali, ma in Consiglio e sul territorio, perché si affrontino i tanti nodi irrisolti della crisi della sanità ligure. Una crisi evidente: la si vede per la rete della medicina territoriale e per  l’organizzazione degli ospedali, con denunce di depotenziamento e mancanza di chiarezza sia a Genova che lungo tutta la Liguria, da Imperia alla Spezia, da Savona al Tigullio”, osservano.

Che la gestione della sanità ligure non funziona è evidente anche dall’applicazione del Piano Restart, con cui la Liguria avrebbe dovuto recuperare le prestazioni rinviate durante la pandemia per abbattere le liste d’attesa che invece continuano a cresce. Ed è ancora più  evidente nella gestione del personale, con il ritardo dei concorsi e la mancata stabilizzazione degli operatori sanitari impiegati durante l’emergenza Covid”, spiegano.

“Nelle prossime ore – concludono i capogruppo di minoranza –  depositeremo la richiesta di un Consiglio regionale straordinario sulla crisi sanitaria ligure, in cui avanzeremo le nostre proposte e chiederemo risposte precise senza doverlo sapere da un comunicato”.

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