Genova. Via libera in Consiglio regionale alla nuova legge proposta dalla Lega che disciplina la raccolta, la coltivazione e la commercializzazione dei tartufi in Liguria. Tra le novità che hanno creato dibattito in aula, una disposizione in deroga alle norme nazionali che consente la ricerca e la raccolta anche nelle ore notturne.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Fabio Tosi aveva proposto due emendamenti per eliminare questa possibilità, ritenendo che avrebbe potuto creare situazioni di pericolo. Un altro emendamento pentastellato proponeva di far pagare eventuali spese per i soccorsi ai cercatori di tartufi che si fossero avventurati nei boschi in orario notturno. Contraria la maggioranza: secondo Lilli Lauro della lista Cambiamo con Toti sarebbe una “limitazione delle libertà”, mentre Sandro Garibaldi (Lega) ha osservato che “il problema riguarderebbe allora tutti coloro che vanno nei boschi di notte, non solo i tartufai”. La maggioranza ha quindi bocciato la proposta del M5s.
I punti più significativi della legge sono l’istituzione del centro regionale per la tartuficoltura a Millesimo, all’interno del Parco regionale di Bric Tana, che fa già parte delle Città del Tartufo, la tracciabilità del tartufo (per cui ogni singola cessione sarà accompagnata da un’apposita carta d’identità, l’elenco dei custodi del bosco, la stretta collaborazione con le attività di ristorazione valorizzando il tartufo come prodotto legato al turismo esperienziale ed eno-gastronomico, la valorizzazione del ruolo dell’associazionismo e l’importanza dei momenti di confronto con i Comuni nella programmazione di settore.
“La Liguria a oggi ha una modesta produzione di tartufi, comunque presenti su tutto il territorio, ma è di alta qualità e non mancano margini di crescita nella quantità. Un’eccellenza che va assolutamente tutelata e valorizzata. Ringrazio, in particolare, l’associazione Tartufai e tartuficoltori liguri e l’Accademia del tartufo nel mondo per la preziosa collaborazione”, ha dichiarato il capogruppo regionale Stefano Mai (Lega), primo firmatario della legge.