Rinnovare conservando

Il Premio Paganini alza l’asticella, cadenza biennale e un nuovo presidente per parlare a giovani e al mondo

L'incarico è stato affidato a Giovanni Panebianco, già segretario generale del ministero della Cultura

Generico febbraio 2022

Genova. Rinnovare conservando, è questo lo spirito con cui Genova è intenzionata a rilanciare una competizione già celebre e prestigiosa come il Premio Paganini ed è per questo che il sindaco Marco Bucci ha deciso di affidare la presidenza del concorso a Giovanni Panebianco, già segretario generale del ministero della Cultura.

La strategia di rinnovamento del premio è stata presentata questa mattina nel salone di Rappresentanza di palazzo Tursi anche alla presenza degli assessori alla cultura regionale e comunale, Ilaria Cavo e Barbara Grosso, ai vertici del Carlo Felice e del conservatorio Paganini di Genova e a diversi giovani allievi dell’istituto musicale. Sono proprio i giovani il target a cui il nuovo corso del Premio Paganini si vuole rivolgere.

“La vittoria di un giovane musicista appena 20enne, Giuseppe Gibbone, all’ultima edizione del premio è un impulso in più per rivolgersi più direttamente a un pubblico più giovane – dice il neo presidente del concorso Giovanni Panebianco – sicuramente c’è oggi un’esigenza di rinnovare modalità e linguaggi per promuovere il premio e per farlo in sinergia con la città di Genova”.

Il premio Paganini passerà da una cadenza triennale a una cadenza biennale, e nell’anno di pausa saranno organizzati eventi a tema in Italia e all’estero. Inoltre saranno promossi premi, ricerche, pubblicazioni anche video o a fumetti dedicati alla figura del Maestro nonché borse di studio per giovani musicisti.

“Il Premio Paganini deve crescere ulteriormente rispetto al passato, vogliamo che diventi celebre anche non tra gli addetti ai lavori, e vogliamo che Paganini diventi un ambasciatore di Genova nel mondo”.

“Crediamo fortemente, oggi più che mai, nel valore della cultura, nei giovani e nei loro talenti – ha osservato l’Assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso –. Il progetto di rilancio del Premio, che diventerà biennale, introduce molte novità significative e fonda su approcci manageriali e moderni anche dal punto di vista della comunicazione”

L’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo ricorda che “dalla sua fondazione il Concorso ha laureato artisti importanti, tra i quali, Gyorgy Pauk, Gérard Poulet, Salvatore Accardo, Gidon Kremer, Ilya Grubert e, in tempi più recenti, Massimo Quarta, Giovanni Angeleri,Leonidas Kavakos, Ilya Gringolts e Sayaka Shoji: un fil rouge di eccellenze lungo 56 edizioni unisce, ormai, molte generazioni di musicisti. Solo 4 italiani hanno vinto questo prestigioso premio, segno della sua internazionalità. E’ significativo ricordare il primo e l’ultimo: Salvatore Accardo, che vinse a 17 anni nel 1958, lanciando la sua carriera vero i più prestigiosi palcoscenici del mondo e Giuseppe Gibboni, che ha trionfato nell’ultima edizione del 2021, facendogli, poi, dire che vincere questo concorso “è un po’ come per un atleta vincere le Olimpiadi”.

IL PROGETTO DI RILANCIO

Questo documento illustra sinteticamente le linee generali del progetto elaborato, nel 240° anniversario della nascita di Paganini, al fine di rilanciare il Premio istituito nel 1953 allo scopo di realizzare una competizione violinistica di livello internazionale che favorisse la scoperta di giovani talenti e desse prestigio a Genova.

Se il talento e i virtuosismi del Maestro non sono mai stati messi in discussione, molti aspetti della sua complessa dimensione umana e sociale restano ancora oggetto di clichè; analogamente, nulla di nuovo può aggiungersi alla tradizione di eccellenza del Premio, ma molto può farsi per rivelare la cifra più autentica di Paganini uomo e musicista.

Di qui l’idea di un progetto di rilancio del Premio ambizioso e moderno, volto a promuovere a tutto campo la figura del Maestro: un rilancio ispirato al principio del rinnovare, conservando che, da un lato, mantenga integro il primato dell’eccellenza artistica, tipica del Premio, e, dall’altro, ne innovi strumenti, modalità e linguaggi al fine di coinvolgere il più ampio pubblico, specie giovanile, valorizzare i legami con Genova, promuovendone lo straordinario patrimonio culturale, materiale e immateriale, specie in proiezione estera.

Oggi vi sono condizioni contingenti particolarmente favorevoli per progettare e animare un’operazione davvero capace di “alzare l’asticella”:

– la 56^ edizione del Premio si è appena conclusa;
– dopo 24 anni, il prestigioso riconoscimento è tornato in Italia;
– ad aggiudicarselo, è un giovane musicista poco più che ventenne;
– Genova sta attraversando una promettente fase di sviluppo economico e sociale che deve poter arricchirsi e consolidarsi anche con l’apporto proattivo di componenti di tipo culturale e artistico, utile a proiettarne sempre più l’immagine in Italia e nel mondo.

Inoltre, nell’attuale fase pandemica che ha colpito duramente soprattutto i giovani, cultura, arte e musica possono significativamente incoraggiare il ritorno alla normalità e concorrere in modo fattivo alla costruzione del futuro progresso civile e sociale.

Le novità concrete: strategie, strumenti, modalità di azione

Il progetto si caratterizza per molteplici fattori di novità:

1. cadenza biennale e non più triennale del Premio (prossima edizione: ottobre 2023);
2. nell’anno di pausa, eventi di avvicinamento in Italia e all’estero (2022);
3. maggior coinvolgimento dei media per valorizzare il Premio e in particolare la fase finale del Concorso;
4. promozione di ricerche, pubblicazioni, audiovisivi, fumetti, documentari, volti a restituire, al di là degli stereotipi, il valore autentico della complessiva dimensione umana, artistica e sociale del Maestro;
5. organizzazione di masterclass, workshop, performance e altre attività legate al Premio, da realizzare, a Genova, ad esempio in spazi dell’area del Teatro Carlo Felice, del Porto, della cornice UNESCO delle Strade Nuove e nel sistema dei Palazzi dei Rolli, in linea con le direttrici delle politiche cittadine in campo culturale, artistico e giovanile. Di particolare suggestione, la possibilità che musicisti, anche non partecipanti al Premio, possano essere invitati ad esibirsi proponendo temi arricchiti da personali interpretazioni, nello spirito dell’improvvisazione paganiniana;
6. borse di studio dedicate a musicisti di talento, specie in difficoltà, non partecipanti al concorso, erogate in esito ad affiliazioni, sponsorizzazioni e accordi con soggetti pubblici e privati, fondazioni, enti e accademie di musica di livello internazionale.

Più in particolare, al fine di conferire maggior risalto al Premio, a Genova e all’Italia, di sviluppare collaborazioni e partenariati con Istituzioni, Università, enti culturali e organismi musicali, nazionali e internazionali, e di favorire al massimo grado le opportunità per i concorrenti e il vincitore del Concorso, si prevede di:
– implementare azioni strutturate per l’affermazione e la diffusione del brand, in coerenza con un apposito “Piano di Comunicazione” che tenga conto anche dei grandi eventi internazionali in cui l’Italia e Genova saranno protagonisti nei prossimi anni;
– istituire figure di testimonials, i “Paganini Ambassadors”, individuandoli tra musicisti, artisti, accademici, filantropi, studiosi, diplomatici, distinti per capacità, impegno sociale e culturale, in linea con lo spirito e le finalità del Premio;
– riaffermare l’organizzazione all’estero delle pre-selezioni del Concorso;
– assicurare, in tutti gli eventi connessi al Premio, attenzione verso il green deal.

Ai fini del pieno raggiungimento dei risultati del progetto, sono necessarie adeguate dotazioni finanziarie e strumentali; è inoltre indispensabile integrare unità di personale dell’Amministrazione Civica con esperti altamente specializzati e qualificati per assicurare:
– l’enforcement delle strategie di promozione e comunicazione;
– l’empowerment dei rapporti istituzionali a livello nazionale e internazionale;
– efficaci politiche di sponsorship anche attraverso l’eventuale coinvolgimento nell’organizzazione del Premio di soggetti privati, di estrazione nazionale e internazionale;
– l’ampio ricorso alle nuove tecnologie digitali.

Principali date da ricordare 2022

Aprile 2022
Linee strategiche e programmatiche per la 57^ edizione del Premio (2023)
Presentazione Direttore Artistico
Definizione eventi collaterali 2022

27 maggio 2022
Evento musicale dedicato a Niccolò Paganini nella città di Genova

21 giugno 2022
Evento musicale a cura del Teatro Carlo Felice per la promozione del Premio all’estero e, in particolare, negli Stati Uniti (New York)

27 ottobre 2022 (240 anni dalla nascita di Niccolò Paganini)
Evento di avvicinamento alla 57^ edizione del Premio (Parigi)
Pubblicazione del bando di partecipazione alla 57^ edizione del Premio

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