Sanità

Giornata mondiale del paziente oncologico, nell’era del Covid la doppia sfida della cura

In Liguria, si verificano circa 10mila nuovi casi ogni anno, mentre sono circa 100mila le persone in corso di trattamento o già guarite da una patologia oncologica

polo emato oncologico san martino

Genova. “Durante la pandemia da Covid-19 la Rete oncologica della Liguria, costituita dal Cancer center del Policlinico San Martino e dai centri oncologici presenti in tutti gli ospedali della Liguria, ha risposto a una doppia sfida: proseguire nei percorsi di cura e proteggere allo stesso tempo i pazienti dalla pandemia. I numeri a disposizione in termini di terapie somministrate, ricoveri e vaccinazioni lo dimostrano”.

Così Giovanni Toti, presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, alla vigilia della Giornata mondiale contro il cancro che si celebra il 4 febbraio di ogni anno. In Liguria, si verificano circa 10.000 nuovi casi ogni anno, mentre sono circa 100.000 le persone in corso di trattamento o già guarite da una patologia oncologica.

L’Oncologia, branca della medicina dedicata alla diagnosi e alla cura dei tumori, rappresenta una delle attività assistenziali che sono state tutelate con particolare attenzione durante la pandemia da Covid-19 che stiamo ancora affrontando, sia per l’alta incidenza di queste patologie sia per le caratteristiche dei pazienti in trattamento:

«Per queste persone fragili, già messe a dura prova dalla malattia, è fondamentale continuare a ricevere tutte le cure necessarie e allo stesso tempo, nella lotta contro il Covid-19, la vaccinazione rappresenta lo strumento principale di protezione – continua Toti –. I centri della Rete oncologica della Liguria si sono attivati per garantire la vaccinazione più appropriata in termini di modalità e tempi di somministrazione. La Giornata del paziente oncologico è anche l’occasione per ringraziare tutte le Associazioni di pazienti e volontariato che ogni giorno svolgono un lavoro prezioso e insostituibile di supporto ai pazienti oncologici».

«I pazienti affetti da neoplasie sono persone vulnerabili, che spesso devono recarsi in ospedale più volte nell’arco di ogni mese per ricevere le terapie necessarie e talvolta possono essere più suscettibili alle infezioni rispetto al resto della popolazione; per questo è stata rivolta loro la massima cautela per garantirne l’accesso in sicurezza presso ambulatori, Day hospital di Oncologia e reparti di degenza dedicati all’Oncologia – sottolinea Paolo Pronzato, coordinatore del Diar Oncoematologico – e sono state messe in atto tutte le azioni per ridurre il più possibile i rischi di infezione per i pazienti, permettendo al tempo stesso di ricevere trattamenti potenzialmente salva-vita. Il buon funzionamento del Sistema ligure – conclude Pronzato – è stato certificato anche dall’ Agenzia nazionale Agenas, che ha promosso a pieni voti la Rete oncologica della Liguria».

Il 4 febbraio 2023 la Rete Oncologica organizzerà un incontro con tutte le Associazioni di pazienti e di volontariato. Sarà un’occasione di incontro tra tutti gli attori di questo complesso sistema: pazienti e caregiver, istituzioni e professionisti, ricercatori e associazioni.

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