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Genoa, Blessin: “Non vivo sulla luna, so qual è la situazione, ma finché c’è speranza non molleremo” fotogallery

Sturaro: "Il mister ci ha resuscitato perché avevamo perso sei mesi. Dobbiamo lottare. Chi non è disposto a questo deve abbandonare la squadra"

Genoa Vs Salernitana

Genova. Alexander Blessin a fine gara va a salutare la famiglia e poi attraversa il campo con le mani in tasca. Il pubblico rimasto lo applaude e lui ricambia, ma senza la grinta con cui all’87’ minuto ha aizzato la folla ormai rassegnata per spingere ancora un po’ la sua squadra.

L’allenatore rossoblù in cuor suo probabilmente lo sa che il pareggio tra Genoa-Salernitana è più che una mezza condanna. Non è stato “clean sheet”, il Grifone si è sbloccato, ma non è bastato. La rete di Bonazzoli nel recupero del primo tempo ha rappresentato una doccia fredda per il Genoa, che non è stato in grado di raddoppiare nonostante due o tre occasioni ghiottissime, una capitata proprio prima della rete del pareggio.

Blessin è più serio del solito in conferenza stampa, si lascia andare a una risata eloquente quando gli si chiede del rigore su Destro non fischiato: “Il calcio delle volte è così, non è giusto. Dopo l’1-0 abbiamo creato ancora una chance prima dell’1-1 e avremmo chiuso la partita. È stata dura per i ragazzi. Potevamo fare il 2-0, nell’azione del pareggio abbiamo difeso male, eravamo col pensiero già negli spogliatoi e c’era ancora da giocare. La loro unica vera occasione ci ha fatto male”. Secondo Blessin il Genoa ha conquistato molti palloni, ma ne ha persi altri troppo facilmente. Sul rigore non fischiato parla di “chiaro strappo della maglia” e aggiunge: “Non voglio che i giocatori facciano teatro, ma se Destro fosse caduto l’arbitro avrebbe fischiato. Era disturbato chiaramente, mentre con fair play ha continuato l’azione. Dispiace e fa pensare, perché non hanno chiesto neanche al var. Io sono un ex giocatore e questo non mi piace”.

Il risultato non è soddisfacente, Blessin lo dice chiaro e tondo: “Il punto a Roma si sarebbe trasformato in oro con tre punti oggi. Non vivo sulla luna, so bene la situazione e i punti che abbiamo. Per me meritavamo la vittoria”

Il compito che attende Blessin è arduo: la squadra ha dato tutto, non si può dire che non si sia tirata indietro e che non abbia lottato, ma a livello mentale si rischia di nuovo un crac: “Come allenatore mi devo occupare di queste cose, per aiutare i ragazzi. Abbiamo ancora 13 partite, devo dare la carica e non farli mollare. Finché c’è speranza andremo avanti”.

A volte la foga di voler segnare è stata cattiva consigliera, con alcune scelte dettate dalla fretta di voler mettere la partita su binari più favorevoli. La Salernitana invece ha atteso, si è difesa anche in modo scaltro e ha fatto la partita che doveva fare, non avendo nulla da perdere.

I cambi, questa volta, non hanno dato nessun “plus”. Togliere Destro, che comunque era l’unico a tentare qualcosa in area di rigore, è stato forse un azzardo, visto che Melegoni non ha certo brillato.

“Rovella e Cambiaso mi hanno soddisfatto – dice Blessin – in quel momento non volevo cambiare la struttura della squadra. Gudmundsson mi ha soddisfatto completamente con le sue corse in profondità, l’energia che ci ha messo, anche mezza occasione. Tra le mie priorità c’è guardare durante la settimana il rendimento dei giocatori. Si può sempre discutere se fare i cambi prima o dopo, in quel momento avevo buone sensazioni”.

Intanto Sturaro a Dazn è piuttosto duro: “Siamo arrabbiati perché era importante portare a casa i tre punti. Mancano ancora tante partite, dovremmo continuare a fare la guerra fino all’ultimo. Siamo riusciti a riportare, con il nostro atteggiamento, i tifosi con noi e insieme lotteremo fino alla fine. Il mister da quando è arrivato ci ha resuscitato perché avevamo perso sei mesi, anzi da luglio. Abbiamo delle difficoltà, dobbiamo essere positivi e dobbiamo lottare. Chi non è disposto a questo deve abbandonare la squadra. Alla fine dovevo dare un po’ di copertura. Non siamo riusciti a vincere, non ce l’abbiamo fatta. Peccato”.

Genoa-Salernitana 1-1

Reti: 32′ Destro; 45’+1 Bonazzoli

Genoa: Sirigu; Hefti, Maksimovic, Vanheusden, Vasquez (58′ Cambiaso), Sturaro, Badelj (80′ Piccoli), Portanova (58′ Rovella), Ekuban, Yeboah (67′ Gudmundsson), Destro (67′ Melegoni).
A disposizione: Semper, Marchetti, Criscito, Masiello, Calafiori, Frendrup, Galdames.
Allenatore: Blessin
Salernitana: Sepe, Mazzocchi, Dragusin, Fazio, Ranieri, Coulibaly, Edeson (62′ Perotti), Radovanovic (74′ Kastanos), Verdi (82′ Filipe), Bonazzoli (74′ Ribery), Djuric (82′ Filipe).
A disposizione:
Belec, Ribery, Di Tacchio, Bohinen, Obi, Gyomber, Gagliolo, Mousset.
Allenatore: 
Colantuono
Arbitro: Di Bello
Ammoniti: Sturaro, Badelj (G); Mazzocchi, Dragusin (S)
Spettatori: 13.742, incasso 195.910 euro

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