L'iniziativa

Disegni, mascherine e doni da portare ai più bisognosi: le parrocchie di San Tommaso e Santa Caterina raccolgono il messaggio di papa Francesco

Don Giacomo Martino: "Fare una preghiera in Chiesa o passare la busta delle offerte alla Caritas è essenzialmente distante dal Vangelo, occorre vedere e toccare"

pacchetti per i poveri

Genova. Tutto è cominciato con le parole di papa Francesco nell’intervista di un paio di settimane fa a Fabio Fazio nella trasmissione Che tempo che fa. Lì il pontefice ha ricordato come “Non basta vedere, è necessario sentire, toccare” e, in riferimento ai poveri, ha sottolineato come anche i più generosi magari provano compassione, gettano di fretta una monetina ma si allontanano da quella sofferenza con gli occhi bassi, quasi a evitare di vedere e toccare, non solo fisicamente, la povertà e il disagio.

Così don Giacomo Martino, parroco di San Tommaso e Santa Caterina, ha avuto un’idea. “In parrocchia sono arrivate migliaia di mascherine di comunità da donare a chi non può comprarle – spiega – allora abbiamo pensato che potessero diventare un’occasione per vivere insieme, ogni famiglia coinvolgendo anche i bambini coi genitori per mettere in pratica questo invito”. L’idea è quella di preparare dei pacchetti: “Oltre alle mascherine possiamo preparare, in occasione del Carnevale, un sacchetto con caramelle, merendine, un disegno e forse qualche soldino perché non importa tanto cosa gli diamo ma sarebbe bello non delegare più ai centri distribuzione,  ai missionari, ai genitori, ai preti”.

Un momento di condivisione e consapevolezza, quindi, un momento di vera carità cristiana perché ,ricorda Don Giacomo, “fare una preghiera in Chiesa e passare la busta delle offerte alla Caritas è essenzialmente distante dal Vangelo e da Gesù”.

L’iniziativa è stata lanciata prima attraverso i ragazzi del catechismo. La proposta, a dire il vero, ha avuto all’inizio una risposta tiepida da parte di molti genitori “motivata da paure per i loro bimbi e il desiderio di difenderli dalla relazione con un mondo fatto di fame, sporcizia e a volte disperazione” racconta don Giacomo che tuttavia, lungi dal demordere, ha scritto ai genitori chiedendo di affrontare insieme queste paure: “Davvero questa diventa la grande differenza tra il perbenismo e il Vangelo e forse proprio per questo il Papa insiste tanto sul tema della Carità” ha scritto ai genitori.

E le sue parole hanno sortito l’effetto sperato: “Ora l’iniziativa è partita davvero: i bimbi hanno preparato i disegni, ora metteremo anche altre cose nei pacchetti e poi li andremo a consegnare in città”. E domenica l’iniziativa è stata allargata a tutti i parrocchiani.

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