Passione

Dalle colline di Lavagna alle pagine di Forbes, il microbirrificio di Barassi tra le eccellenze enogastronomiche italiane

In un forno dismesso in un paesino di 50 abitanti Giacomo Campodonico e Sebastiano De Pilla hanno creato uno dei prodotti più apprezzati dagli intenditori

Generico febbraio 2022

Lavagna. Barassi è una frazione dove vivono circa 50 persone alle spalle di Lavagna. Uno di quei posti conosciuti da chi ci abita, o poco più. Ma grazie a Giacomo Campodonico e Sebastiano De Pilla è diventata qualcosa di noto soprattutto tra i grandi estimatori di birra artigianale.

Oggi, la Birra di Barassi, è consacrata tra quelle più interessanti del panorama dei microbirrifici grazie a un articolo su Forbes. Nell’allegato dell’edizione di febbraio, dedicato alle 100 eccellenze del cibo e del beverage in Italia, la realtà tigullina c’è ed è fra le poche, pochissime, liguri.

“Oggi è uno dei microbirrifci più interessanti d’Italia e tutto nasce dalla passione di un giovane ligure. Il nome Birra di Barassi si deve al paesino in cui vive Giacomo Campodonico, cuoco, classe 1988 – si legge su Forbes – il fondatore che quando da ragazzo preparava la birra era solito apporre un’etichetta casalinga alle bottiglie con il toponimo”. E quando ha avviato l’attività, l’ha mantenuto.

Generico febbraio 2022

“Sarebbe stato scontato scegliere nomi più di charme o pomposi – spiega Campodonico al mensile – ma la nostra virtù è proprio l’umiltà e l’orgoglio di abitare in un paesino di 50 abitanti”.

La produzione. La Birra di Barassi viene realizzata in un impianto a caduta da 4 ettolitri che sfrutta la gravità tra un passaggio e l’altro nel ciclo di produzione del mosto, con l’uso del fuoco al posto delle resistenze elettriche per scaldare e bollire il mosto, l’assenza di automazione.

La maturazione. Confezionate le bottiglie, la birra viene lasciata fermentare nuovamente e maturare un mese prima della vendita. Vengono inoltre usati spesso prodotti del territorio (corbezzoli, pesche, radici, miele e luppolo di propria coltivazione), nonché realizzate ricette personalizzate.

Su Forbes si legge anche che a gestire il microbirrifcio sono Giacomo Campodonico, che nel 2018 trova nel fondo di un forno dismesso il luogo perfetto per avviare il progetto, e il coetaneo Sebastiano De Pilla, grafico e collaboratore di Giacomo nella produzione sin dai tempi dell’apertura, divenuto socio nel 2020 in occasione dell’ampliamento dell’impianto.

Il prodotto evergreen della Birra di Borassi, secondo Forbes, è la loro Pale Ale, la prima prodotta dal microbirrifcio ligure: “Al palato la sua semplicità, equilibrio e ricchezza di sapore ed aroma la rendono un biglietto da visita ideale. Resinosa, con leggere note di pompelmo conferite dai luppoli, la Pale Ale è relativamente amara, bilanciata da note dolci dei malti di tipo caramel e pale ale. Ecco perché questa birra contiene note amare, dolci, acide e aromatiche, espressione di una complessità tutt’altro che scontata”.

Tra le 100 eccellenze genovesi anche il cioccolato Bodrato (la bottega storica era nel capoluogo ligure, oggi la sede è però a Novi Ligure). Ad Albenga si trova invece un’altra eccellenza, i prodotti in conserva di Sommariva.

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