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Covid, da domani over50 al lavoro solo con il super green pass: in Liguria ancora 5000 “fuorilegge”

Secondo le stime di sindacati e associazioni di categoria tante sono le persone che rischiano di restare sospese, senza stipendio. L'obbligo resterà in vigore fino al 15 giugno

operai meccanica generale

Genova. Da domani, 15 febbraio, super green pass obbligatorio per chi abbia compiuto 50 anni e sia ancora un lavoratore. Questo significa che chi non ha il certificato che si ottiene o con la vaccinazione o con l’avvenuta guarigione dal Covid non potrà lavorare e dovrà restare a casa, sospeso, senza stipendio, retribuzione o emolumento alcuno. Non sarà più sufficiente insomma effettuare tamponi, rapidi o antigenici, per accedere a uffici o luoghi di lavoro.

Una condizione in cui rischiano di trovarsi, da oggi, secondo le stime di sindacati e associazioni di categoria, circa 5000 persone, di cui la metà nel territorio genovese, cifra comunque passibile di modifiche visto che molti interessati potrebbero nel frattempo aver contratto ed essere guariti dal covid.

Comunque un numero esiguo rispetto a una platea di 620mila lavoratori totali e che quindi non dovrebbe avere effetti particolarmente impattanti sui servizi e il sistema produttivo in generale ma che sicuramente rappresenta un problema sociale.

Questi 5000 lavoratori messi in panchina rientrano nella platea di circa 65mila liguri over50 (il 4,8% della popolazione target) che hanno deciso di non sottoporsi al vaccino nonostante l’obbligatorietà stabilita dal decreto del 5 gennaio scorso e quindi hanno accettato le relative conseguenze. Tra queste 65mila persone, ovviamente, ci sono soprattutto pensionati ma anche disoccupati ed è per questo che il numero di lavoratori senza super green pass è comunque limitato.

L’effetto spauracchio su queste persone è servito solo fino a un certo punto. In molti sperano di potersela cavare senza stipendio fino al 15 giugno, quando scadrà l’obbligo del super green pass per lavorare, nell’auspicio che non ci siano rinnovi ulteriori.

Ma è vero che nell’ultimo mese in Liguria si è registrata anche un’accelerata delle vaccinazioni, 12mila over50 vaccinati dall’inizio di gennaio e circa 12mila prime dosi (per tutte le fasce d’età) in una settimana, secondo i dati di Alisa.

Ma cosa succede se un obbligato al vaccino è colto sul luogo di lavoro senza certificato verde rafforzato? Come noto, è prevista una sanzione piuttosto pesante, da 600 a 1500 euro, ben superiore alla simbolica sanzione una tantum da 100 euro che scatterebbe a qualunque over50 non vaccinato. In caso di reiterata violazione la sanzione è raddoppiata.

Chi dichiara invece di non avere la certificazione rafforzata o ne risulta sprovvisto al momento dell’accesso al luogo di lavoro sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione del certificato. Il “no vax” non subirà comunque sanzioni disciplinari e mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro

Le sanzioni previste per i lavoratori ultracinquantenni senza super green pass si aggiungono a quelle già previste dalle norme che hanno introdotto il green pass rafforzato per accedere a molte attività sociali, come ristoranti, palestre, treni, autobus, cinema, teatri, stadi, musei, mostre, discoteche. In questi luoghi infatti, chi non possiede un super green pass, indipendentemente dall’età, può incorrere in una sanzione da 400 a 1000 euro.

Le esenzioni. Ecco quali sono: “L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”, si legge nelle faq dedicate.

I numeri della campagna vaccinale in Liguria. “Continuano le vaccinazioni in Liguria: coloro che hanno effettuato il ciclo vaccinale completo ammontano all’84,03% per un totale di 1.229.682, mentre si attesta al 59,97% la percentuale di liguri che ha effettuato la dose booster, pari a 887.672 sul totale della platea Istat”, ricorda il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti.

Per quanto riguarda la vaccinazione divisa per fasce, il 96,52% degli over 80 ha effettuato il ciclo vaccinale completo, l’86,79% della fascia 70 – 79 anni, l’88,87% della fascia 60 /69 anni, l’87,68% della fascia 50/59, l’83,48% della fascia 40/49 anni, l’85,54% della fascia 30/39 anni, il 91,46% della fascia 20/29 anni, l’83,78% della fascia 12-19 e il 15,85% della fascia 5/11 anni.

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