Questioni spinose

Concessioni balneari, oggi il Cdm: in settimana anche il nuovo decreto contro il caro-bollette

Dossier sui balneari "riservatissimo", ma si va verso un ritorno alla concorrenza. Si studia anche decreto ad hoc per il caro-energia

sala consiglio ministri

Genova. Si riunirà oggi il Consiglio dei Ministri, convocato quasi a sorpresa nella giornata odierna, per discutere della difficilissima pratica relativa alle concessioni balneari che ha creato una vera e propria frattura fra le forze di Governo. Ma il premier Mario Draghi ha deciso di tirare dritto, come si suol dire, prendendo di petto la questione che oggi vivrà un momento clou.

Il dossier è “riservatissimo”, hanno fatto sapere da fonti di Governo, ma quel che è certo è che la questione vede coinvolte, come si evince da La Stampa, quasi 30mila concessioni demaniali e 7mila circa tra famiglie e imprese. 

Tutto è nato dalla decisione del Consiglio di Stato, che ha accorciato di 10 anni, dal 2033 al 2023, la proroga delle concessioni decisa dal governo Conte 1. Ed ora il Governo Draghi sembra quantomai deciso a interrompere il sistema delle proroghe, orientandosi verso un ritorno, seppur graduale, alla concorrenza. 

Tra le soluzioni ipotizzate per andare incontro alle famiglie che in questo momento detengono le concessioni, nell’ambito dell’ipotetica gara, potrebbe essere loro attribuito un vantaggio in termini di punteggio, in modo da favorire il prosieguo dell’attività.

Dubbi che saranno risolti oggi nel cdm. Ma sempre questa settimana, presumibilmente venerdì, un’altra spinosa questione verrà affrontata dal Consiglio dei Ministri: il caro-bollette. Il Governo, stando alle indiscrezioni, sta lavorando ad un decreto ad hoc per aiutare subito famiglie e imprese alle prese con i rincari, ma anche per rendere l’Italia meno dipendente dall’energia proveniente dai Paesi esteri. 

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.