Il candidato

Comunali, Dello Strologo si presenta e dice ‘qualcosa di sinistra’: “Oggi Genova non è meravigliosa, è disorientata”

La lotta alle disuguaglianze è al centro del programma. Sui depositi chimici: "Sto lavorando con alcuni tecnici a un'alternativa a ponte Somalia"

Genova. “E’ stato un po’ come un richiamo della foresta, la possibilità di correre come candidato alle prossime comunali, arrivato a questo punto della mia vita, dopo aver dedicato tanto tempo alla società, anche dall’interno delle istituzioni, è stata una chiamata a cui non ho potuto resistere, ma non l’avrei fatto se non ci fosse stato un progetto chiaro di città, un progetto che non intende esaurirsi con questa esperienza”.

Ariel Dello Strologo, 55 anni, avvocato e presidente della comunità ebraica genovese, parla per la prima volta in pubblico da candidato del campo progressista, o del centrosinistra – come gli viene da dire – e lo fa dal cortile di un locale incastonato tra i palazzi dei Rolli, a pochi passi dall’ingresso di palazzo Tursi, lo fa davanti a molte persone, non solo figure di partito, lo fa davanti alle 12 sigle che finora lo sostengono, dal Pd alla sinistra, dai verdi al M5s, dal Psi ad alcune liste civiche. Mancano Italia Viva e Azione, ma ci sarà tempo. “Siamo qui, aspettiamo” afferma Dello Strologo.

Ma quello che più colpisce del suo discorso, chiaro, per punti, coinciso ma non superficiale, è che la coalizione ha trovato un candidato capace di dire “cose di sinistra”. Cose come “lotta alle disuguaglianze”, “sviluppo economico equo”, “redistribuzione della ricchezza”, “solidarietà sociale” per una Genova “che ritrovi la sua vocazione”, afferma.

Ariel Dello Strologo

“A livello personale la candidatura è stata un passaggio necessario, un richiamo a cui è stato difficile resistere ma che ho scelto di seguire perché credo in un progetto diverso da quella “Genova Meravigliosa” decantata da Bucci che altro non è che una Genova disorientata, una Genova frammentata e solcata da profonde disuguaglianze”, sottolinea.

“A Genova abbiamo 120mila persone sulla soglia della povertà – afferma – un quinto della società vive sulla soglia della povertà estrema e questo non si combatte con l’assistenza da ultimo miglio ma attraverso uno sviluppo economico equo, non fine a se stesso e che garantisca una redistribuzione della ricchezza”. Dello Strologo ha criticato l’attuale amministrazione sul fronte della gestione dei servizi sociali: “Due anni di pandemia e non c’è neppure un assessore ai servizi sociali”.

Dello Strologo ha sottolineato come lo sviluppo economico dovrà esserci e sarà alla base del programma “basato su porto, turismo e industria leggera” e con “infrastrutture, fisiche e digitali, che ci aiutino a uscire dall’isolamento ma non possiamo pensare che si possano spendere i soldi che arrivano – questi 6 miliardi di cui parla Bucci – con progetti fini a se stessi. Non possiamo pensare che si crei sviluppo solo con operazioni immobiliari e con la costruzione di supermercati“.

Ariel Dello Strologo

Dopo l’illustrazione del progetto, Ariel Dello Strologo si fa da solo le domande che gli avrebbero fatto altrimenti i giornalisti presenti. “Tanto so che ci arriveremmo comunque”, scherza.

E quindi, depositi costieri: il chiarimento. “Sto già lavorando per trovare una soluzione alternativa. Confrontandomi con le forze della coalizione ho capito quanto fosse un problema il trasferimento dei depositi costieri a Ponte Somalia”. Dopo aver rassegnato le dimissioni dal cda di Superba, una delle due aziende interessate dal progetto, il candidato ribadisce: “Certo è che i depositi devono lasciare Multedo perché è una collocazione anche peggiore rispetto a dove potrebbero andare dopo, e certo è che devono andare nell’unica area in cui è giusto che vadano, cioè in porto, seppur nel rispetto della salute dei cittadini ma sto lavorando con alcuni tecnici perché ho a cuore la soluzione del problema – dice Dello Strologo a chi gli ricorda che secondo autorità portuale e Comune non ci sono alternative – in 40 anni sono state fatte almeno tredici proposte diverse, poi tutte, in qualche modo, finite male. Secondo me vale la pena continuare a provare ancora”. Sul ruolo nel cda, “La discussione è molto semplice, facendo l’avvocato mi sono sempre occupato di imprese e società serie, come seria è Superba. Ora voglio fare l’amministratore pubblico che si occupa della città, di cui fanno parte le imprese ma soprattutto i cittadini”, conclude Dello Strologo.

E poi la Gronda, l’infrastruttura della discordia all’interno dell’alleanza giallorossa e su cui la senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, nei giorni scorsi, ha già iniziato a punzecchiare Dello Strologo. “Il progetto della gronda risale ormai a molti anni fa, nel 2017 avrebbero dovuto partire i cantieri. Invece che chiedere a me di pronunciarmi, sono io che chiedo perché i cantieri sono ancora fermi? So benissimo che le forze della coalizione e la cittadinanza sono profondamente divise, ma su una cosa sono tutti d’accordo: che il progetto inizi dalla parte in cui non ci sono divisioni“, ovvero il raddoppio della parte terminale della A7. Per quanto riguarda il tratto che comporterebbe il raddoppio della A10, invece, “abbiamo tutto il tempo per approfondire le fasi successive e per capire se sono coerenti con la situazione ambientale e il mondo che cambia – prosegue Dello Strologo – fare battaglie politiche su un’idea, quando abbiamo un problema concreto da risolvere mi sembra assurdo”.

Ariel Dello Strologo

Non chiude comunque le porte a Italia Viva e ai centristi: “Non ho una provenienza partitica, non ragiono tanto da partito politico, quanto da uomo di centrosinistra, invito chiunque a partecipare a questo percorso, basta che creda nel programma e ci si ritrovi: non ne faccio una questione di sigle”. Poi precisa: “Per me ogni ragionamento è basato sul programma, sono le altre forze a dover verificare, a loro interno, dove vogliono che i loro elettori si collochino. A me verrebbe da dire le forze politiche che finora hanno gravitato nel centrosinistra, restino nel centrosinistra. Noi siamo qui e aspettiamo”.

C’è poi un’altra questione, spinosa, che il candidato del campo progressista affronta perché interpellato dalla stampa, quella della dubbia possibilità per l’attuale sindaco di Genova Marco Bucci di essere candidabile poiché anche commissario straordinario, alla ricostruzione del viadotto Polcevera.

“Da uomo di legge, credo che il problema dell’ineleggibilità di Bucci, che è stato confermato commissario, ci sia e sia abbastanza grave. Mi risulta che siano già stati fatti tentativi parlamentari per modificare la legge, non riusciti perché posti in contesti non idonei”, dice Dello Strologo. “Detto ciò è un problema che non riguarda me, ma quella che ora è la sua maggioranza e che, spero, diventi minoranza”, conclude.

Con l’attuale sindaco, Dello Strologo non ha ancora parlato, da candidato, “ma ci siamo visti qualche giorno prima, ed era stato simpatico, non è una questione personale d’altronde ma penso che la mia visione di città sia diversa dalla sua, e spero anche che questa competizione elettorale salga di livello e non si mantenga solo sul piano della polemica”.

Nell’idea di città di Ariel Dello Strologo c’è spazio anche per una diversa strategia sul tema del trasporto pubblico locale. “Non sono un tecnico e devo capire cosa sarà possibile fare ma io avrei scelto il tram, un’infrastruttura meno costosa e che potrebbe servire l’intera città, una rete tramviaria moderna che coniughi leggerezza e capienza, non sono contrario a prescindere ad altre possibilità ma ragiono secondo una logica di parsimonia”.“Il principio che dovrebbe guidare la pubblica amministrazione nel momento in cui arrivano tanti soldi è che questi soldi devono risolvere i problemi nel più ampio raggio possibile – continua – credo che in qualsiasi ambito sia necessario coniugare capacità tecniche e spesa”, conclude.

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