Genova. Cosa accumuna tutte le forze che sostengono la candidatura di Mattia Crucioli a sindaco di Genova per le elezioni del 2022? La contrarietà al governo Draghi. Ed è così che la discesa in campo del senatore ex grillino, avvocato titolare di studio legale nonché assiduo frequentatore delle manifestazioni no green pass, aspira a diventare il primo seme di un nuovo soggetto che si dice pronto a correre a livello nazionale.
Quattro le formazioni che compongono il mosaico: L’Alternativa (movimento nato in Parlamento e fondato dai fuoriusciti del M5s come Crucioli), Italexit, Riconquistare l’Italia e Ancora Italia per la sovranità democratica, organizzazioni queste ultime di ispirazione sovranista e rappresentate da persone vicine agli ambienti della destra extraparlamentare, anche se si definiscono perlopiù al di fuori dei tradizionali schieramenti politici.
“Temendo che l’Italia stia affrontando una spaventosa crisi democratica, sociale ed economica abbiamo sentito il bisogno di unire le forze per contrastare il governo Draghi – spiega Crucioli nella conferenza stampa indetta per presentare la candidatura -. Vogliamo cogliere la prima competizione elettorale disponibile per difendere i principi costituzionali e dare voce ai tanti cittadini che non si riconoscono in nessun partito. L’obiettivo è realizzare a Genova una coalizione che possa aspirare a definire un progetto nazionale. Vogliamo rompere il falso dualismo destra-sinistra che da sempre consente alle amministrazioni genovesi di fare accordi sottobanco ai danni dei cittadini”.
Di Crucioli, oltre alle battaglie contro il green pass, si ricorda ultimamente quella contro l’acquisizione di Autostrade da parte del consorzio guidato da Cdp, un “accordicchio” che, secondo l’avvocato genovese, potrebbe portare al patteggiamento nel processo sul crollo di ponte Morandi per evitare che lo Stato si debba accollare grosse spese in caso di condanna. Nel mirino, quindi, c’è anzitutto l’accordo sottoscritto con Aspi da Comune e Regione: “Nessuno ha mai spiegato ai cittadini quali siano i criteri con cui si accettano gli indennizzi proposti”.
Nel programma elettorale si parla molto di partecipazione e trasparenza: “Nessuna scelta deve essere calata dall’alto, come nel caso dei depositi chimici a Sampierdarena e delle grandi superfici di vendita a Nervi e San Benigno”. E poi via alle spese superflue, come quelle per lo staff del sindaco, difesa dei servizi pubblici e contrasto alle privatizzazioni, stop immediato alla cementificazione (l’esempio citato è quello di Vesima), consentire l’accesso libero e gratuito ai litorali rivedendo il sistema delle concessioni balneari, stop ai supermercati e incentivi ai piccoli negozi, mobilità sostenibile e piste ciclabili in sicurezza.
“Vogliamo applicare la partecipazione popolare fin dal metodo di composizione delle liste – precisa Crucioli -. Tutti i candidati a presidente di municipio e una parte rilevante dei candidati consiglieri saranno scelti col metodo dei caucus, assemblee cittadine aperte a tutti in cui verrà consentito di proporsi, parlare ed essere scelti direttamente dai cittadini in piazza come rappresentanti di fiducia”.