La storia

Andrea Cisternino, l’italiano che ha aperto un rifugio per animali a Kiev: “Resto qui, non li abbandono”

Circa 400 animali salvati dai maltrattamenti, ora il rifugio è diventato molto rischioso ma l'animalista non vuole andarsene

Una vita intera dedicata agli animali e ora Andrea Cisternino vede volare sulla sua testa gli elicotteri russi in una città sotto assedio. Le autorità ucraine gli hanno chiesto di andarsene, ma lui non vuole abbandonare il suo rifugio “Italia” dove vivono circa 400 animali che in questi 10 anni ha salvato
da varie condizioni di maltrattamento o abbandono, un esempio per tutti in una terra che risolveva il randagismo uccidendo gli animali.

Andrea ha vissuto un grande dramma già nel 2015 quando ignoti incendiarono il Rifugio, che allora ospitava principalmente cani e gatti, e molti di loro persero la vita carbonizzati.

Già allora Andrea non si arrese e con amore e forza d’animo ricostruì il Rifugio che oggi si è ampliato ospitando non solo cani e gatti ma moltissimi altri animali, i cosiddetti “animali da reddito”.

Ora un altro dramma incombe sul Rifugio, l’incubo della guerra con la responsabilità di 400 anime da salvare. “Stamattina il cielo intorno al Rifugio era rosso, continui spari di artiglieria durante anche la notte, non si riesce a dormire, ho visto 15 minuti fa un colpo di artiglieria cadere lontano dal Rifugio ma l’odore della polvere da sparo lo sentivo benissimo.”

Andrea ha deciso di non abbandonare i suoi animali. L’appello di diverse associazioni animaliste per chi volesse aiutare Andrea, è effettuarlo attraverso la pagina del rifugio: www.rifugioitaliakj2.org/donazioni/

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