L’abolizione del green pass per le attività all’aperto “è un’ipotesi su cui stiamo ragionando“. A dirlo oggi è stato Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, durante un’intervista in diretta a Radio24.
“Credo che fortunatamente ormai da parecchi giorni i dati relativi alla pandemia siano dati positivi che mettono in evidenza anche un allentamento della pressione sui nostri ospedali – ha aggiunto Costa – e questo è certamente l’elemento più positivo oltre che la riduzione dei contagi. Quindi è chiaro che andremo verso quella direzione, e io credo che con la fine dello stato di emergenza sicuramente inizierà una fase nuova che sarà messa in evidenza da un allentamento delle misure restrittive”.
In discussione anche l’obbligo vaccinale per gli over 50 al momento previsto fino al 15 giugno: “Con questo dobbiamo fare i conti e dobbiamo procedere nel rispetto di questa regola – ha risposto Costa -. Valutiamo quali saranno i dati delle prossime settimane e poi, alla scadenza dell’obbligo, il governo farà le dovute valutazioni. Non si può escludere una proroga, assolutamente no, c’è ancora una platea di italiani over 50 che non si è vaccinata, noi contiamo che si restringa ancora, poi a ridosso della scadenza faremo le valutazioni”.
Quanto alle indicazioni sulle mascherine, “è un tema sul quale stiamo ragionando – ha detto il sottosegretario alla Salute -. Abbiamo dato un primo segnale con l’eliminazione delle mascherine all’aperto e nelle prossime settimane valuteremo la questione delle mascherine al chiuso, anche qui facendo delle valutazioni tra quelli che sono i luoghi più affollati e quelli dove c’è minore concentrazione di persone. Dobbiamo però affrontare tutto con gradualità, ma dovremo comunque terminare la campagna di vaccinazione per coloro che non hanno ricevuto la terza dose: questo è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere per non vanificare tutti i sacrifici che abbiamo fatto in questi anni”.
Un fermo no all’ipotesi di togliere il green pass arriva invece da Walter Ricciardi, ordinario di igiene all’Università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid, che parla in proposito del “paradosso della prevenzione” e compara una sua abolizione alla scelta di guidare “senza cintura di sicurezza”.
Il paradosso, ha spiegato Ricciardi ad Agorà, su Rai3, consiste nel fatto che “otteniamo dei risultati positivi grazie alla prevenzione, alla vaccinazione e green pass. La tendenza, umana ma ingiustificata dal punto di vista scientifico, e quella di rimuovere ciò che ci rende sicuri. È come se guidassimo una macchina con cintura di sicurezza e prudenza senza avere incidenti e, soddisfatti di questo, decidessimo di togliere la cintura e iniziare a guidare come matti, è chiaro che prima o poi andiamo a sbattere. Sarebbe il terzo anno consecutivo che facciamo questo errore, spero ciò non avvenga“.
I vaccini, ha aggiunto Ricciardi, “da soli non bastano, c’è una palese dimostrazione che insieme ai vaccini dobbiamo usare cautele, come l’utilizzo di mascherine in ambienti chiusi e come l’uso del green pass, che, nei paesi che lo hanno attuato, ha consentito un rilevantissimo saldo positivo in termini di vite umane”.