Incertezza

Turismo, il bilancio degli albergatori genovesi: “Bene l’estate, ma le restrizioni hanno pesato sugli arrivi extra-Ue”

Confesercenti: "L'attrattività del nostro territorio rimane molto alta, a patto che alla gente sia concesso spostarsi"

Turisti a Genova agosto 2020

Genova. Se c’è un settore che, più di altri, è stato travolto dalle misure restrittive resesi necessarie al contenimento della pandemia, questo è senza dubbio il comparto turistico: e se il 2020, in questo senso, ha rappresentato l’anno zero, anche il 2021 va comunque in archivio all’insegna della grande incertezza.

A cominciare dal mondo della ricettività alberghiera ed extra-alberghiera: “Non avendo senso alcun confronto col 2020 caratterizzato da lunghi mesi di lockdown totale, il raffronto col 2019 ci dice di un tasso di occupazione dei posti letto sensibilmente inferiore – registra Fabio Serpi, coordinatore cittadino di Assohotel -. Anche nel 2021, d’altronde, le restrizioni anti Covid-19 hanno comportato una pressoché totale inattività per i primi quattro mesi. Da maggio a settembre la città ha però ripreso a vivere ed iniziative come “Genova cogli l’attimo” (una seconda notte gratuita prenotando almeno un pernottamento nelle strutture aderenti), per le quali il ruolo delle associazioni di categoria è stato fondamentale, hanno contribuito ad intercettare il mercato di prossimità. A pesare negativamente, tuttavia, sono state la scomparsa del turismo extracomunitario e le nuove limitazioni sugli spostamenti introdotte in autunno, culminate in un dicembre tragico a causa delle ulteriori strette decise per arginare la variante Omicron. La situazione è oggettivamente difficilissima, ma dobbiamo continuare a credere nel nostro lavoro perché, come dimostra la stagione estiva che ha comunque visto arrivare a Genova turisti da tutta Europa, l’attrattività del nostro territorio rimane molto alta, a patto che alla gente sia concesso spostarsi. Dobbiamo prendere atto dei cambiamenti irreversibili innescati dal Covid-19 ed essere bravi a rinnovarci per adeguarci a questo nuovo modo. Assohotel Confesercenti è pronta ad assumere un ruolo di primo piano nella nuova stagione dell’accoglienza”.

Uno spirito, quello invocato da Serpi, bene interpretato anche da Antonella Cama, coordinatrice delle guide turistiche Federagit: «Le adesioni alla nostra associazione nell’ultimo anno sono aumentate, a dimostrazione che anche una categoria di professionisti notoriamente individualista come la nostra ha sentito l’esigenza di associarsi per fare fronte comune all’emergenza. A Genova, la struttura del Green Hub messa in campo dal Comune al Porto Antico ha rappresentato un punto di ri-partenza per molte guide turistiche che, in questo modo, hanno avuto la garanzia di poter lavorare con continuità attraverso tour quotidiani nel periodo estivo e, a partire da ottobre, dal giovedì alla domenica. L’iniziativa, e la tenacia dei professionisti coinvolti, sono state notate dagli operatori di Cway, agenzia turistica dell’Acquario, che ha stipulato con Federagit un accordo che prevede la promozione del tour sui propri canali. Una collaborazione sembra dare i primi frutti e che è intenzione comune delle due parti proseguire, offrendo alla città quello che ci sembra un buon servizio di accoglienza».

Davvero complessa è, infine, la situazione in cui versa una categoria di primaria importanza per la tenuta del tessuto economico della nostra regione: quella degli stabilimenti balneari. «Per i titolari di concessioni demaniali, il 2021 doveva essere l’anno della verità e, invece, è stato l’ennesimo anno interlocutorio: ci aspettavamo che il governo, in accordo con la Commissione europea, facesse finalmente chiarezza sulle norme da applicare a tutte le concessioni del demanio pubblico e ci dicesse, dunque, se queste dovessero sottostare o meno alla direttiva Bolkestein. Così non è stato, ci auguriamo che il 2022 possa essere davvero l’anno in cui verrà scritta la parola finale su una querelle che si trascina ormai da oltre un decennio, e che lascia nell’incertezza migliaia di imprese e decine di migliaia di lavoratori», spiega Elvo Alpigiani, coordinatore Fiba per la provincia di Genova.

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