Genova. Ancora polemiche sulla gestione del Covid nelle scuole in Liguria durante le ultime settimane. “Due anni di pandemia non hanno insegnato quasi nulla”, commenta Elena Bruzzese, segretaria confederale Cgil Genova, mentre la rete Studenti Medi contesta i dati del ministero dell’Istruzione che parlano dell’8% di classi in quarantena nella nostra regione.
“In caso di contagio a scuola gli alunni vengono messi in Dad, con problemi sia per i ragazzi sia per i genitori e certamente anche per il personale scolastico costretto ad affrontare quotidianamente situazioni di emergenza – rimarca Bruzzese -. La Asl infatti non riesce ad inviare in tempi rapidi le disposizioni di quarantena con il risultato che molti genitori non avendo la documentazione necessaria non possono chiedere i permessi e devono obbligatoriamente consumare ferie, riposi compensativi o altro per giustificare l’assenza dal lavoro”. In base alle norme vigenti, per i genitori degli studenti in Dad è previsto infatti il congedo parentale (solo uno alla volta in modalità alternata) per la durata della quarantena.
“Le inefficienze del sistema si scaricano completamente sui ragazzi ma anche sui genitori, creando discriminazioni tra chi ha condizioni flessibili, come ad esempio un lavoro che permette lo smart working, o altri che sono legati al posto di lavoro e subiscono le conseguenze di questa disorganizzazione comprensibile all’inizio della pandemia, non certo dopo due anni”, conclude Bruzzese.
Alla Cgil risponde Asl 3 con una nota: “Allo stato attuale le segnalazioni di tampone rapido positivo che comportano, nell’ambito del percorso scuola, l’emanazione di provvedimento di sorveglianza attiva o quarantena sono nella media giornaliera circa 350. Grazie alla semplificazione introdotta da Alisa martedì 18 gennaio, che prevede il provvedimento collettivo e non nominativo, è stato possibile rendere più celere il processo operativo”.
“Oltre a questa semplificazione sono stati inseriti nella task force aziendale dedicata alla procedura del percorso scuola ulteriori 11 operatori sanitari, che consentiranno nel brevissimo la normalizzazione della situazione. All’interno del percorso scuola è attivo un nucleo di monitoraggio che provvede a seconda delle necessità rilevate all’implementazione continua del personale”, prosegue l’azienda sanitaria.
“Si aggiunge che per garantire la tempestiva presa in carico delle sorveglianze con gratuità del tampone presso gli enti autorizzati, al T0 e al T5, è stata istituita una casella di posta dedicata attraverso la quale i referenti scuola Covid potranno inviare alert specifici ad Asl per la segnalazione della necessità di emettere provvedimento di sorveglianza. A ulteriore tutela delle famiglie a partire dalla prossima settimana sarà disponibile un call center per le accogliere e prendere in carico le segnalazioni dei genitori”, conclude Asl3.