Genova. In un colpo solo la Sampdoria si fa male doppiamente: rilancia una squadra inguaiata nella lotta per non retrocedere rischiando di impantanarsi di nuovo essa stessa alla luce di alcune situazioni viste in campo e che sembravano superate. L’espulsione di Candreva, inutile, a tempo già scaduto, non aiuterà: il centrocampista è un elemento importantissimo in chiave offensiva e la sua mancanza si sentirà parecchio, in una squadra in difficoltà alle prese con un mercato inevitabilmente “in uscita” per questioni economiche, con Colley via per la Coppa d’Africa e nella speranza di non avere altri positivi al Covid dopo Augello e Falcone.
L’infortunio muscolare di Yoshida potrebbe complicare ulteriormente la questione, visto che tra i centrali è il più esperto.
Di positivo c’è solo il sesto centro consecutivo di Gabbiadini, che, nonostante i fastidi fisici gli impediscano di giocare una partita intera, segna un record, ma dietro di lui le difficoltà sono evidenti: Caputo non riesce a essere incisivo, Quagliarella non è nel pieno nel gioco in quegli scampoli di partita che gli vengono concessi, Torregrossa non ha mai avuto continuità anche per i problemi fisici. Ora però c’è il rischio che la squadra venga impoverita ulteriormente in questo mercato di gennaio.
D’Aversa non parla di mercato, ritiene sia più sensato capire l’entità degli infortuni ed esprime solo il rammarico per non aver sfruttato cinque occasioni per aumentare il bottino nel primo tempo: “Quando trovi una squadra in difficoltà devi essere bravo a concretizzare, altrimenti i singoli episodi, come l’infortunio di Yoshida, il giallo di Ekdal, mentalmente ti danno da pensare. Basta una scintilla per far cambiare le partite. Se fossimo andati sul 2-0 gli altri episodi non avrebbero influito in negativo. Certo, poi andremo ad analizzare le azioni, come quella risalita breve in cui abbiamo permesso a Pavoletti di stare solo davanti al portiere”. D’Aversa parla di differenza di atteggiamento a essere decisivo nella partita, con la Sampdoria che ha avuto un blackout e di cui non si sa spiegare il motivo. Quello che è certo è che il match ball per allontanarsi definitivamente dalla zona retrocessione è stato mancato. “Siamo noi responsabili di ciò che è successo oggi”.
Il mister chiarisce anche la questione Ferrari: “Quando Yoshida è uscito gli ho detto di spostarsi centralmente, ma lui aveva un problema al flessore, allora è rimasto lì”.
Sampdoria-Cagliari 1-2
Reti: 18′ Gabbiadini; 55′ Deiola; 71′ Pavoletti
Sampdoria: Audero, Ferrari (72′ Ciervo), Yoshida (51′ Dragusin), Chabot, Murru, Bereszynski, Thorsby, Ekdal (81′ Yepes), Candreva, Gabbiadini (72′ Quagliarella), Caputo (81′ Torregrossa).
A disposizione: Ravaglia, Saio, Vieira, Trimboli.
Allenatore: D’Aversa
Cagliari: Cragno, Lovato, Altare, Carboni, Bellanova, Deiola (75′ Faragò), Marin, Grassi, Lykogiannis, Pavoletti (81′ Pereiro), Pedro.
A disposizione: Aresti, Radunovic, Gagliano, Zappa, Obert, Ladinetti.
Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Campione di Pescara
Ammoniti: Ekdal (S) Lovato, Joao Pedro (C)
Espulso: al 91′ Candreva
Spettatori: 3.188, incasso 48.742