Il Sestri Levante di Fabio Fossati non conosce sconfitta. Nelle quattro partite disputate, sono stati otto i punti conquistati. Contro il Vado, è arrivata la ciliegina sulla torta. Un successo tanto meritato quanto sofferto visto che è arrivato soltanto allo scadere.
Si potrebbe prendere in prestito il titolo del romanzo di Jane Austen per descrivere la domenica dei corsari. La “ragione” si addice a una partita “cerebrale” del Sestri Levante, che ha fin dal primo minuto tenuto in mano il pallino del gioco, provando palla a terra a scardinare la possente difesa del Vado. I rossoblù genovesi hanno, con coraggio, cercato di partire sempre dal basso, forzando raramente la giocata. Un atteggiamento paziente e maturo che nel primo tempo ha prodotto una traversa e un buon predominio. Nella ripresa, sono state molteplici le occasioni avute dai corsari per fare male. La squadra non ha mai perso la testa: né quando dopo tanto possesso non riusciva a segnare, né dopo la doccia fredda del rigore di Costantini.
Ma la domenica è stata anche all’insegna del “sentimento”. E se qualcuno crede al destino, forse era scritto da qualche parte che il Sestri Levante avrebbe dovuto vincere. Gli spalti del “Sivori” erano infatti gremiti per ricordare con cori e striscioni l’improvvisa e tragica scomparsa del trentanovenne capo ultrà Nicola Caranza, mancato all’età di 39 anni e omaggiato da entrambe le squadre prima del fischio d’inizio. L’esultanza al goal di Grosso al novantesimo, valido per il 2 a 1 finale, ha avuto infatti un significato ben più profondo della semplice conquista dei tre punti.
Mister Fabio Fossati ricorda Nicola Caranza ed elogia l’applicazione di un gruppo giovanissimo che, seppur con ancora molte partite da disputare, può ora guardare la classifica con un po’ meno preoccupazione. La vittoria sul Vado porta la squadra a quota 23 punti. Fuori dalla zona play out ma con le inseguitrici con una o due partite in meno disputate da recuperare.