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Qualità dell’aria, sforati i valori obiettivo per l’ozono. A San Martino l’angolo più inquinato di Genova

Le centraline di Corso Europa, via Buozzi e via Pastorino sono quelle che hanno registrato i maggiori sforamenti

Smog

Genova. Grazie alle informazioni contenute nei bollettini quotidiani, in particolare ad alcuni indicatori di respiro annuale elaborati giorno per giorno durante tutto l’anno, in attesa della validazione ufficiale che richiede più tempo per essere ultimata, Arpal ha fornito le prime indicazioni sullo stato di qualità dell’aria in Liguria nel 2021, perlomeno per gli inquinanti che vengono determinati con strumentazione automatica.

Prendendo a riferimento la normativa vigente, i superamenti dei limiti nel corso dell’anno appena trascorso riguardano la media annuale del Biossido di Azoto in alcune postazioni (3 su 5) da traffico di Genova: il limite sul valore medio annuale è fissato a 40 μg/m3, ma i valori misurati sono stati 51 μg/m per Genova – Europa/Via San Martino, che si conferma come il punto più inquinato della città, 46 μg/m3 per Genova – via Buozzi e 41 μg/mper Genova – Pastorino, a Bolzaneto.

Altra sostanza da seguire con attenzione è l’ozono, inquinante secondario, cioè senza una sorgente primaria (non esce da marmitte o camini) che si forma in atmosfera per reazioni tra altri inquinanti: alcune centraline hanno registrato superamenti della soglia di informazione (180 µg/m3 sulla media oraria): Genova – Quarto  con 13, Genova – Ungaretti con 3, Sanremo IM – Regina Elena con 1 e Quiliano SV – Pilalunga con 4, senza mai raggiungere la soglia di allarme (240 µg/m3 sulla media oraria per 3 ore consecutive). Il valore obiettivo per la protezione della salute (120 µg/m3 sulla media su 8 ore massima giornaliera) risulta invece superato praticamente ovunque.

Quindi, con le eccezioni sopra descritte, gli inquinanti misurati nelle 47 centraline regionali (3 a Imperia, 14 a Savona, 17 a Genova e 13 a La Spezia) hanno rispettato i limiti di legge.

Per quanto riguarda le polveri sottili PM10, nessuna centralina ha superato il valore di 50 μg/mper più di 35 volte/anno (limite fissato dalla normativa dlgs 155/2010): il dato più numeroso arriva da Busalla – Garibaldi con 21 volte, seguita da Bergeggi – Capo Vado con 15 e Cairo M. SV – Mazzucca con 14.

Proprio le polveri sottili PM10 hanno subito una vistosa impennata nei valori attorno alla mezzanotte che ha segnato il passaggio al nuovo anno. Evidenti i picchi, con un massimo orario di 290.60 μg/ma Genova, in largo San Francesco da Paola. Tali valori, mediati con le altre misure nel corso della giornata, non hanno portato ad alcun superamento del valore di 50 μg/m3 per la media giornaliera.

È verosimile che tali picchi orari siano dovuti ai residui dei fuochi d’artificio esplosi in occasione dell’ingresso nel nuovo anno, nonostante i divieti disposti da molte amministrazioni comunali. Per fugare ogni dubbio, ed acquisire ulteriori elementi conoscitivi, Arpal ha campionato alcuni filtri di qualità dell’aria, che verranno analizzati nei prossimi giorni cercando di ottenere la speciazione delle polveri sottili, ossia l’identificazione delle sostanze da cui sono composte.

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