Genova. Hanno fatto l’ennesimo presidio davanti a Palazzo di Giustizia “per ricordare ai magistrati che sono nostri dipendenti e non dei capi” e che quindi a loro avviso “devono fare il loro dovere perché siamo cittadini e vogliano giustizia”. Protagonisti ancora una volta i no green pass che da alcuni giorni anche a Genova si presentano nei commissariati, nelle stazioni dei carabinieri e soprattutto in Procura a denunciare il governo Draghi. I numeri ancora non si conoscono ma in procura sarebbero almeno una trentina, più altre sparse presentate tra stazioni e commissariati decentrati.
A preparare la denuncia, che ipotizza nientemeno che il reato di violenza privata aggravata, è l’avvocato di Rapallo Marco Mori, noto soprattutto per essersi candidato a Genova con Casapound un paio di anni fa e oggi vicino alle posizioni sovraniste di Italexit.
La denuncia, che i no vax possono comodamente stampare precompilata, firmare e consegnare in Procura o alle forze dell’ordine accusa il Governo di “utilizzare metodi di coercizione violenta verso chi non vuole vaccinarsi”, prima con l’obbligo vaccinale per i sanitari, poi con l’introduzione del super green pass e le successive ‘strette’ che violerebbero secondo l’avvocato l’art. 3 della Costituzione, vale a dire l’uguaglianza dei cittadini con “un’azione discriminatoria” che costituirebbe “un esempio addirittura scolastico di violenza privata posto in essere dal Governo”.
E così mentre nelle attivissime chat su telegram i no vax si mettono d’accordo per andare in gruppo a depositare le denunce, altri si preparano ad ‘accogliere’ Mario Draghi, che era atteso a Genova il 31 gennaio per la presentazione del Pnrr.
Peccato che Draghi a Genova il 31 gennaio non verrà e non ci saranno neppure altri ministri per sostituirlo. La conferenza dovrebbe essere spostata qualche giorno dopo ma in ogni caso il premier non ci sarà. Al momento comunque è stata preavvisata una manifestazione per il 31 gennaio a partire dalle 15 con concentramento in piazza Caricamento e corteo.