Genova. In attesa della riunione convocata in Regione per domani mattina dove verranno raccolte le proposte di Comuni e operatori coinvolti dal lockdown da peste suina la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, sezione di Genova, lancia il suo appello-proposta per evitare che ‘entroterra genovese, spopolato dagli appassionati di attività outdoor finisca nuovamente in ginocchio facendo proprie le proposte che già ieri aveva fatto il presidente di Federparchi Roberto Costa.
“Chiediamo che i provvedimenti restrittivi alla mobilità pedonale e ciclabile siano quanto più possibile temporanei e provvisori, e che essi vengano comunque almeno graduati per livello di rischio territoriale e garanzie di pratica in sicurezza,” dice la Fiab.
E non mancano le proposte: “Per esempio evitando chiusure totali ma esclusivamente indicando prescrizioni quali l’obbligo di seguire i sentieri segnalati, non portare cani, consentire l’accesso a gruppi controllati, guidati e numericamente limitati, in particolare se diretti a mete precise quali rifugi, altre strutture di accoglienza, beni ambientali, storici e architettonici”.
“L’ordinanza ministeriale sembra contemplare la possibilità di deroghe specifiche – ricorda la Fiab – ed è su queste che il territorio dell’entroterra potrebbe contare per non trovarsi chiuso di fatto per mesi, e in tal senso. Chiediamo anche a Regione Liguria di farsi parte attiva alla ricerca di soluzioni meno penalizzanti.”