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Peste suina, Angelo Ferrari commissario interregionale per Piemonte e Liguria: attesa per la nomina

L'attuale direttore dell’Istituto sperimentale zooprofilattico: l'indicazione di Liguria e Piemonte al Ministero per la governance dell'emergenza

peste suina maiali

Liguria. L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha nominato Giorgio Sapino commissario per l’emergenza della Peste suina africana nel territorio della provincia di Alessandria.

Sapino, già responsabile dei Servizi Veterinari e direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Cn1, dovrà occuparsi della corretta applicazione delle misure di controllo e prevenzione disposte dal Ministero della Salute per la zona infetta.

D’intesa con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, verrà inoltre richiesta al Ministero la nomina di un commissario interregionale per Piemonte e Liguria, proponendo la figura di Angelo Ferrari, attuale direttore dell’Istituto sperimentale zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che già opera con valenza sovraregionale.

Si attende ora la nomina ufficiale.

Al commissario spetterà il delicato ruolo di coordinamento operativo rispetto a tutte le misure e azioni di contenimento del virus, in raccordo con gli organi istituzionali e veterinari impegnati nell’emergenza, compresi i piani di abbattimenti e monitoraggio dei boschi e delle zone dell’entroterra considerate a rischio.

E intanto prosegue il dibattito sulle ordinanze, ministeriale e regionale, che ha visto le associazioni agricole protestare rispetto all’obbligo di macellazione anticipata: “Macellare subito tutti i suini degli allevamenti bradi, semibradi e misti e programmare la macellazione negli allevamenti commerciali. Questo per evitare che la malattia attacchi i suini stessi, finora tutti sani mentre sta colpendo i cinghiali”. Il ministero ha inoltre ordinato anche il divieto di ripopolamento degli allevamenti e di riproduzione dei maiali per sei mesi.

Una mazzata per gli allevatori e le aziende del settore: le categorie, ora, attendono i ristori e i risarcimenti promessi per non mettere in ginocchio una filiera strategica.

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