Genova. “E’ la giornata della memoria: ricordate nella lista dei perseguitati e discriminati di inserire: 1^ dose, 2^ dose e non vaccinati!!!”. A paragonare la persecuzione nazista alle politiche sanitarie del governo e al green pass non è un utente qualsiasi di Facebook o di Telegram ma una figura istituzionale, Claudio Garbarino, esponente della Lega e consigliere delegato ai Trasporti e al piano strategico della Città Metropolitana.
Un paragone grave e offensivo per quanto attraversato nella storia dagli ebrei e da tutte le categorie che subirono, spesso fino alla morte, la follia del nazifascismo. Tanto più se diffuso appositamente nel giorno dedicato a quella pagina della storia.
Basta qualche minuto sulla pagina del consigliere metropolitano, già assessore del comune di Torriglia, per capire che i toni sopra le righe e gli argomenti no vax non gli sono nuovi.
Tra i post anche la condivisione di un video di Barbara Balanzoni, dottoressa contraria a vaccini e certificati e considerata una mentore per il popolo no vax. Garbarino si complimenta con la medico, la quale chiede il carcere per tutto il ministero della Salute, e rincara la dose: “Ci vuole un’altra Norimberga”, mettendo sullo stesso piano le SS e gli esponenti del governo.
Ma scorrendo indietro ci sono altre condivisioni poco “istituzionali”, come quella in cui si parla di Italia come colonia della Corea del Nord o quelli in cui si accusa il ministro della Salute Speranza di avere preso soldi dalle case farmaceutiche.
A distanza di un anno dall’episodio del saluto romano nell’aula del consiglio comunale di Cogoleto, nel ponente genovese, per cui tre consiglieri – Francesco Biamonti (Lega, poi espulso dal partito), Valeria Amadei (Fratelli di Italia) e Mauro Siri (indipendente) – erano stati indagati per apologia del fascismo, un nuovo caso potrebbe mettere in imbarazzo il centrodestra e, in particolare, il Carroccio.
Sulla vicenda Garbarino intanto è già intervenuto il Pd, che ha chiesto le dimissioni del consigliere e, anche se senza fare nomi e cognomi, è arrivata anche la condanna da parte del commissario della Lega ligure Edoardo Rixi. “Sui social ho letto dichiarazioni inaccettabili sulla Giornata della Memoria e sul suo significato sociale e culturale. Affiancare la persecuzione razziale alle scelte per combattere la diffusione del Covid è una cosa del tutto sconsiderata: i vaccini salvano vite, i nazisti le toglievano. Evitiamo paragoni inopportuni quanto impropri e cerchiamo invece di lavorare per restituire a tutti le giuste libertà usando scienza e coscienza”, scrive.