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L’università popolare della Val Bisagno riapre i battenti e raddoppia: corsi e laboratori aperti a tutti fotogallery

Dalla prossima settimana al via gli appuntamenti didattici: il primo mese accesso libero

Genova. Corsi di storia, filosofia, musica e sport, insieme a tantissimi laboratori pratico-manuali dedicati all’apprendimento delle lingue e di alcune arti e mestieri tipici della nostra tradizione, come il macramè e l’incisione sull’ardesia. Questi sono solo alcuni dei corsi che partiranno la prossima settimana presso l’Università popolare della Val Bisagno, che anche quest’anno apre i suoi corsi aperti a tutti.

L’università popolare è oramai una vera e propria tradizione della vallata: nata nel 2007 da un piccolo gruppo di appassionati ed ex docenti in pensione, negli anni ha ampliato la sua offerta formativa, divenuta col tempo sempre più allargata, con sempre nuovi corsi e attività di laboratorio.

I corsi sono aperti a tutti, con un target non per forza ‘generazionale’: “Storicamente è sempre stato un momento per i tanti anziani e pensionati della valle per incontrarsi e non smettere di imparare – spiega Duillio Malosso, collaboratore della Gau – ma negli ultimi anno abbiamo visto allargarsi la partecipazione anche ad altre fasce di età, dagli adulti ai giovani e giovanissimi”. E poi l’arrivo del Covid che ha di fatto reso questa tipologia di iniziative ancora più importanti: “L’anno scorso siamo riusciti a completare i corsi a distanza – spiega – oggi torniamo in presenza perché, oltre ad essere più efficace per l’apprendimento, è una delle principali necessità di questi tempi“.

Da quest’anno, in accordo con il municipio, l’offerta si è allargata per andare incontro a più persone possibili, utilizzando come sede, oltre alla storica sede della Gau a Prato, i locali del centro sociale civico di via Bobbio. A gennaio i corsi e gli appuntamenti saranno gratuiti, per permettere a tutti di farsi un’idea del progetto: da febbraio sarà richiesta un’iscrizione popolare sia ai corsi che all’associazione Gau, vero punto di riferimento di tutta la Val Bisagno per le sue iniziative sociali e di solidarietà. Imparare aiutando.

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