Attacco

Liguria tra le ultime regioni in Italia per bambini vaccinati, Garibaldi (Pd): “Da Toti solo proclami”

Dai dati della fondazione Gimbe risulta che soltanto il 16,32% della platea ha ricevuto la prima dose

vaccino bambini

Genova. “A più di un mese dall’avvio della vaccinazione pediatrica la Liguria continua ad annaspare: Toti fa solo proclami mentre le prime dosi per gli under 12 sono ferme al 16%. Serve il coinvolgimento delle scuole, dei pediatri e nuovi punti di vaccinazione dedicati. La vaccinazione 5-11 anni va ripensata, perché la Liguria è fanalino di coda. Toti venga a riferire in commissione”. Così il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno Luca Garibaldi di fronte ai dati delle vaccinazioni under 12 in Liguria contenuti nell’ultimo report della fondazione Gimbe.

“Nonostante i proclami, i fatti smentiscono Toti: le vaccinazioni pediatriche in Liguria vanno a rilento. Siamo tra le ultime regioni d’Italia per numero di under 12 vaccinati, peggio di noi solo Piemonte, Marche e provincia autonoma di Bolzano. Soltanto il 16,32% della platea ha ricevuto la prima dose“, cosi il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno Luca Garibaldi di fronte ai dati delle vaccinazioni under 12 in Liguria.

“A più di un mese dall’avvio delle vaccinazioni per i bambini dai 5 agli 11 anni – osserva il capogruppo – la Liguria non è stata in grado di migliorare una situazione nata in salita. I problemi, infatti sono emersi quasi subito: carenza di pediatri, di hub dedicati e fasce orarie ridotte e inconciliabili con scuola e lavoro dei genitori. Chi doveva prenotare la prima dose doveva aspettare anche due mesi e la situazione non sembra essere migliorata. Serve il coinvolgimento delle scuole, e una maggiore condivisione con i pediatri, oltre a nuovi punti di vaccinazione dedicata, visto che quelli presenti non sono ancora sufficienti a smaltire le richieste, visti i numeri”.

“Il presidente e assessore alla Sanità – aggiunge Garibaldi – si è dimostrato più volte critico nei confronti di chi non vuole vaccinarsi e assolutamente convinto che la vaccinazione, anche quella pediatrica, sia la sola arma che abbiamo per uscire da questa emergenza sanitaria, sociale ed economica. Peccato che siano solo parole, perché nei fatti, nella Regione che sta amministrando da quasi 7 anni e di cui è assessore alla sanità da quasi due, sta mettendo in campo ben poco di quanto detto. Sulla campagna vaccinale pediatrica avrebbe dovuto essere pronta una programmazione seria con mesi di anticipo. Questo avrebbe permesso molte più adesioni, senza mettere in difficoltà centinaia di famiglie che si sono trovate, nei fatti, costrette ad attendere fino a marzo per la vaccinazione dei propri figli”.

“Toti – conclude Garibaldi – venga in commissione sanità a spiegare come intende procedere per risolvere questo gap, e non essere più fanalino di coda nella vaccinazione pediatrica”.

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