Genova. “Il presidente ligure Toti ha pugnalato il centrodestra alla schiena alle elezioni per il presidente della Repubblica, ha preso impegni per il voto alla Casellati che non ha mantenuto, in più afferma che vuole uscire dalla coalizione e in Liguria si vede con Burlando. Siamo allibiti, non ci fidiamo più“. La rabbia della Lega arriva attraverso una lunga conferenza stampa con le parole del segretario nazionale (cioè regionale) Edoardo Rixi dopo l’elezione del presidente Mattarella e le successive dichiarazioni del governatore Toti che ha rivendicato secondo la Lega il non voto alla Casellati e ora lavorerebbe per “costruire un partito con Renzi”.
“Se in Forza Italia è emerso chiaramente che i voti non dati a Casellati sono stati una scelta dei singoli, Toti ha coordinato il sabotaggio a nostra insaputa. Parlava con noi ancora 20 minuti prima del voto ma evidentemente parlava anche con altri. Poi torno a Genova e leggo di una cena segreta con un ex governatore di centro sinistra contro le cui politiche abbiamo combattuto e vinti. Siamo delusi e ora nulla sarà come prima” tuona Rixi.
L’ex viceministro si toglie oggi diversi sassolini politici dalle scarpe, affiancato dal capogruppo in Regione Stefano Mai, al sottosegretario Stefania Pucciarelli e al senatore del Carroccio Francesco Bruzzone. “E’ da un anno che cerco di riportare sulla retta va il presidente della Regione e più volte ho sottolineato che il governatore ligure deve rappresentare tutti gli elettori liguri e non solo se stesso”. “In questo anno abbiamo sentito un po’ la mancanza del governatore – gli fa eco il capogruppo del Carroccio in Regione Stefano Mai – più concentrato sulle politiche romane che sulla regione, quindi chiederemo se ci sono ancora le condizioni per governare insieme”.
Rixi chiarisce ancor meglio l’attacco al governatore: “Non è normale che tutte le cariche più importanti siano concentrate su un unico soggetto” dice Rixi con riferimento esplicito al fatto che Toti è anche assessore al Bilancio e alla Sanità. “Il 100% delle risorse sono gestite dalla Presidenza, vi sembra normale?” dice. “E la sanità ultimamente va male e non è solo per colpa del Covid”. La Lega però nega di volere altre poltrone in giunta: “Ma ci sono ottimi tecnici che possono svolgere questi incarichi”.
Se la rabbia è tanta, le conseguenze sono al momento tutte da vedere: “Non diciamo che apriamo la crisi domani, ma il tema è capire se gli obiettivi del presidente sono ancora obiettivi del centro destra oppure no e questo vale anche e soprattutto per i candidati alle prossime comunali perché non è che possiamo votare un sindaco e poi trovarci un assessore di centro sinistra”.
La frecciata arriva diritta alla Spezia dove il candidato sindaco (e attuale sindaco Pierluigi Peracchini) è un fedelissimo Totiano. Diversa al momento la situazione genovese: “Bucci non fa parte di Cambiamo – dice – e
finché Bucci rimane civico va benissimo come candidato sindaco anche perché Bucci la parola l’ha sempre mantenuta”.
E dopo che un giornalista gli fa notare che anche Bucci ha strizzato l’occhio a Italia Viva Rixi aggiunge: “Con Marco Bucci ho un ottimo rapporto ma se fino a ieri si poteva parlare di tutto, da oggi voglio capire chi sta da una parte chi dall’altra e chi sta neutrale. Spero che Bucci capisca che per portare avanti le opere importanti che si faranno in città, è utile cercare di tenere una posizione equilibrata”.