Giustizia

Il primo approccio con la droga è a 11 anni, l’allarme del tribunale per i minorenni di Genova

Durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario si è parlato anche dell'aumento dei pusher ragazzini

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Genova. Nel distretto giudiziario genovese “è emersa una preoccupante incidenza” di casi di spacciatori minorenni, mentre il primo consumo di droga avviene già a 11 anni. Lo scrive l’agenzia Ansa ed è quanto emerge dalla relazione del presidente del tribunale per i minorenni Luca Villa nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Genova.

In particolare il 28,5 % dei minorenni ha dichiarato di aver iniziato l’uso di sostanze stupefacenti tra gli 11 e i 14 anni ma anche un aumento percentuale dei minorenni rispetto alle segnalazioni complessive (28,71% nel 2018), nettamente superiore al dato nazionale pari, nel 2017, al 12% delle segnalazioni.

E’ anche emerso “fra i segnalati minorenni una larga fascia di soggetti portatori di significativi elementi di fragilità sociale quali: difficoltà scolastiche, precedenti penali, criticità familiari, precocissimo utilizzo di sostanze, difficoltà di relazione”.

Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019 i procedimenti per droga che hanno coinvolto minorenni sono stati oltre 97 all’anno.

Per questo la procura minorile ha realizzato un protocollo intitolato “Nessuno è spacciato” e che ha l’obiettivo di portare il giovane davanti al giudice entro 5/6 mesi dal fatto, con una contestuale presa in carico delle problematiche di dipendenza del minore.

Il protocollo vede coinvolte le forze dell’ordine, la prefettura, i sert liguri e il servizio sociale minorile. Gli altri reati più commessi sono furti e rapine e lesioni. La settimana prossima un alto rappresentante del ministero delle Politiche giovanili sarà a Genova per incontrare i sottoscrittori del protocollo e valutare se potere “esportare” il modello anche in altre sedi italiane e se dare sostegno con interventi da parte del Governo.

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