Querelle

Esselunga a San Benigno, cantieri rumorosi ma la Lega attacca il municipio: “Più sono spediti, meno i disagi”

Il presidente del Centro Ovest Colnaghi che si è rivolto ad Arpal per monitorare l'inquinamento acustico. Il Carroccio risponde con un mail bombing

cantiere esselunga san benigno

Genova. Dopo la sconfitta al Tar di tutti i soggetti che avevano fatto ricorso contro la costruzione di un nuovo punto vendita Esselunga a Genova, nella zona di San Benigno, proseguono (in realtà non si erano mai fermati) i lavori di realizzazione. Lavori che, lungo via Di Francia e nelle zone limitrofe, stanno portando da mesi disagi non indifferenti a causa delle polveri, prima, e del rumore, poi.

Tanto che anche il presidente del municipio Centro Ovest Michele Colnaghi (M5s) – come si legge stamani sulle pagine di Repubblica Genova – ha deciso di rivolgersi ad Arpal per far valutare la conformità delle emissioni acustiche alle norme di legge. Il problema dei rumori era stato sollevato più volte dal municipio, anche con l’esponente Pd Fabrizio Maranini e dagli stessi residenti del quartiere.

Di fronte allo spauracchio dello stop ai cantieri, la Lega si lancia all’attacco. Nel giro di pochi minuti lo fa inviando una raffica di comunicati stampa tutti molti simili fra loro, una sorta di mail bombing, uno di Lorella Fontana, capogruppo in consiglio comunale, poi di Francesca Corso, consigliera e presidente della commissione Pari opportunità, di Luca Remuzzi, consigliere e presidente della commissione Sviluppo economico e infine (almeno per ora) del consigliere Davide Rossi.

Il concetto è il seguente: “Fermare un cantiere che genera lavoro nell’immediato e lo genererà all’apertura dell’ipermercato – spiega la Lega – non ha senso, tanto più in tempi di pandemia”, spiega Remuzzi. Inoltre oltre alla polemica sull’immobilismo si fa notare che “prima si portano avanti i lavori, prima si finiscono e prima finiranno anche i disagi dovuti ai rumori”. “Aver chiamato l’Arpal per verificare i limiti di rumorosità del cantiere non farà altro che allungarne i tempi e quindi prolungare i lavori”, dice Corso. “Il presidente del Municipio Colnaghi si occupi dei veri problemi di Sampierdarena invece di bloccarne la crescita. La politica del ‘no a prescindere’ è un fallimento storico”, conclude Fontana. “Esselunga non cambierà il volto a Sampierdarena in maniera negativa, ma bensì l’opposto. Ci sarà una buona competizione tra marchi e competitività. Questa sarà l’ennesima cosa giusta che sul territorio spenderemo a beneficio di tutti i cittadini”, sottolinea Rossi.

Resta il fatto che, a questo punto, sarà un ente super partes a determinare se ci sia o meno un supero dei livelli di inquinamento acustico in base ai termini di legge e se dovranno essere presi provvedimenti per evitarlo, al di là delle tempistiche auspicate per la fine dei lavori.

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