Genova. Mentre la città di Genova si divide per la ricollocazione dei depositi chimici di Multedo, pende sull’Autorità di sistema portuale la necessità di collocare un impianto per stoccare il gas naturale liquefatto, il gnl, che nel breve termine diventerà il carburante più diffuso delle nuove navi.
Se ne parla da anni, ma da anni non si è trovata ancora una soluzione, e oggi in porto abbiamo solamente dei piccoli depositi mobili dedicati ai mezzi di trasporto: “Non abbiamo inserito nella pianificazione straordinaria legata dalla legge Genova questi depositi perchè dovevamo affrontare prioritariamente la questione Multedo – spiega il presidente dell’Authority Paolo Emilio Signorini a margine della conferenza stampa di presentazione del report sulle opere realizzate con i finanziamenti ricevuto a seguito del crollo del Morandi – ma stiamo definendo una istanza demaniale che ci è arrivata per il porto di Vado Ligure“.
Vado come destinataria di questi grandi impianti a ‘rischio incidente rilevante’ era un’ipotesi già uscita in questi anni, ma mai confermata ufficialmente, soprattutto per la determinata opposizione dell’amministrazione civica del comune savonese, per voce del suo primo cittadino Monica Giuliano, già alla prese con l’allargamento della discarica del Boscaccio. Oggi però ci sono delle certezze in più: “Contiamo di definire questa istanza nei prossimi due o tre mesi, per poi partire con la progettazione degli impianti che serviranno tutta la portualità di Genova e Savona”.