Agenda 2023

Costruire passando per la rigenerazione, la proposta di legge di Linea Condivisa per la tutela del suolo

Quindici articoli, la proposta di legge prevede anche una mappatura e l'istituzione di un osservatorio regionale sul consumo del suolo

frana marmorassi

Genova. Linea Condivisa presenta una proposta di legge sulla “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del suolo” che parte dal concetto del suolo come risorsa e oltre a stabilire lo stop immediato del consumo e del degrado del suolo, prevede che non si possano fare interventi di riuso e rigenerazione urbana e non attraverso il mantenimento o l’incremento della superficie di territorio permeabile all’acqua anche attraverso compensazioni.

“Per noi è una proposta necessaria dal momento che la tutela del suolo è fra le priorità di sostenibilità dell’Agenda 2023 dell’Onu ed è parte integrante del Green Deal della Commissione Europea” spiega il capogruppo in consiglio regionale di Linea Condivisa, Gianni Pastorino, presentando la proposta di legge messa a punto dal gruppo e di cui è firmatario.

“L’elemento fondamentale e innovativo – sottolinea – è che considera il suolo una risorsa naturale, che quindi non solo non va consumata, ma dove possibile va ripristinata nella sua funzionalità all’interno dell’ecosistema, fornendo un modello operativo e gli strumenti che consentano di affrontare in concreto le problematiche del nostro territorio”.

Quindici articoli, la proposta di legge prevede anche una mappatura e l’istituzione di un Osservatorio regionale sul consumo del suolo per supportare e orientare le scelte delle amministrazioni.

“La Liguria ha rallentato il consumo di nuovo suolo e detiene un’alta percentuale di aree naturali, ma mantiene tristi primati, quali il consumo di suolo nelle zone protette (4,2%) e in aree fragili (4,9%) e l’impermeabilizzazione vicino ai corsi d’acqua, spesso coperti artificialmente (23,5%)” ricorda Linea Condivisa.

“Con questa legge non si può più consumare suolo – dice la presidente di Linea Condivisa Rossella D’Acqui -. Se c’è bisogno per infrastrutture o altro si fa un’operazione di recupero, si trova un luogo dove fare compensazione. Se ad esempio demolisci un vecchio edificio e al suo posto costruisci un parcheggio con il catrame non hai usato altro territorio ma dal punto di vista della risorsa non hai cambiato nulla. Se invece il parcheggio lo fai in terra battuta con il drenaggio, hai “desigillato”, l’hai recuperato davvero”.

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