Contromisure

Coronavirus, la Liguria teme un aumento dei ricoveri: nuovo piano di emergenza tra ospedali e strutture esterne

Galliera sotto stress con ambulanze in coda. Voltri non sarà più Covid free, la Regione mobilita la protezione civile

Ambulanze in attesa al Galliera

Genova. Non inganni il lieve decremento dei ricoveri negli ospedali della Liguria registrato ieri dal bollettino di Alisa. Con 701 pazienti covid in totale in Liguria, di cui 46 in terapia intensiva, i livelli sono nuovamente da zona arancione ma soprattutto, lo ha ammesso lo stesso presidente della Regione Giovanni Toti, il peggio deve ancora arrivare.

“Gli ospedalizzati sono in lieve calo – ha dichiarato Toti durante l’ultimo punto stampa – e speriamo sia un segnale positivo rispetto a una crescita ancora molto rilevante dei contagi, ci aspettiamo che le ospedalizzazioni possano crescere nelle prossime settimane”.

“Per questo – continua – potenzieremo la disponibilità di posti letto nelle strutture territoriali a bassa intensità e inseriremo nuovamente anche la protezione civile nella loro gestione per consentire di superare il picco senza particolari difficoltà”.

Ma nel piano di Alisa, messo a punto dal direttore generale Filippo Ansaldi di concerto con i direttori di ospedali e asl, c’è anche una riorganizzazione ulteriore dei posti letto per alleggerire il carico dei tre principali ospedali cittadini.

Al Galliera sono stati superati di 7 unità i 130 ricoveri Covid considerati già un livello massimo, una criticità che non a caso ha portato, ieri, lunghe file di ambulanze fuori dal nosocomio con barelle esaurite e il triage di alcuni pazienti effettuato all’esterno, della struttura, nei mezzi. Al San Martino i pazienti sono 106 con la clinica di Malattie infettive senza più disponibilità ormai da giorni. Al villa Scassi di Sampierdarena i pazienti Covid sono passati da zero a 85 nel giro di tre settimane.

Per questo, molto presto, anche l’ospedale di Voltri potrebbe dover abbandonare lo status di covid free e cedere alcuni posti letto ai pazienti contagiati. Secondo la consigliera regionale della Lista Sansa Selena Candia si tratta di un “grave danno per i cittadini del ponente” che hanno a disposizione solo il villa Scassi e il San Carlo, appunto. Sempre Candia invita Alisa a non strappare alle degenze standard più di 20 posti letto.

Per ora restano intaccati solo il Micone di Sestri Ponente e il Gallino di Pontedecimo. Un altro elemento di potenziamento dovrà riguardare invece le strutture a bassa intensità a cui sono state destinate cliniche private, rsa, covid hotel. Per migliorare e velocizzare la gestione di queste strutture la Regione metterà in campo la protezione civile regionale, come già accaduto a marzo 2020.

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