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Bunker e batterie, il Comune cerca un gestore per rilanciare il “compendio del Monte Moro”

Pubblicato il bando per le manifestazioni d'interesse. Tra le ipotesi sentieri, percorsi ginnici e messa in sicurezza dei ruderi ma si parla anche di recuperare l'antica hostaria Belvedere

Generico gennaio 2022

Genova. Non sarà un lavoro da poco, per chi deciderà di farsene carico, ma potrebbe portare a risultati importanti per la storia e l’ambiente cittadino.

Il Comune di Genova sta cercando – con un avviso di pubblico di manifestazione d’interesse – uno o più soggetti, associazioni, imprese, onlus, comitati, che siano disposti a gestire in concessione il cosiddetto “Compendio di Monte Moro”, un complesso di bunker, batterie, ruderi e bastioni, oltre a un ex ristorante distrutto e abbandonato, con una delle viste panoramiche più spettacolari di Genova.

Il Compendio del Monte Moro si trova a circa 500 metri di quota alle pendici del Monte Fasce, nel levante cittadino.

Generico gennaio 2022

Il bando dell’amministrazione pubblica – che scadrà il 28 febbraio – vuole verificare la sussistenza di eventuali operatori economici in possesso di adeguata qualificazione, interessati a presentare proposte di project financing per la riqualificazione urbanistica e ambientale rendendo gli spazi maggiormente fruibili e sicuri.

“L’area del Monte Moro, essendo punto panoramico, attrattiva turistica e memoria storica, potrebbe tornare a esprimere tutta la sua potenzialità di parco del levante genovese e, se collegata sapientemente al sistema dei forti, potrebbe costituire un’evidenza tangibile sull’evoluzione dell’ingegneria difensiva della città di Genova – si legge nel bando – il sito, privo di inquinamento luminoso, sonoro e atmosferico, è un parco di interesse naturalistico e di emergenza paesaggistica che gode anche di una vista suggestiva sul mare“.

Le proposte per la riqualificazione dovranno essere a spese dei concessionari, che potranno coprire i costi con le attività proposte. Si tratterà di ripristinare e mettere in sicurezza i sentieri, realizzare lastricati, balaustre o altre interventi di ingegneria naturalistica per migliorare il collegamento tra Monte Moro e la sentieristica dei forti.

Poi, costruire aree picnic e prevedere sistemi di trasporto sostenibili per facilitare l’accesso anche a persone con mobilità ridotta. I bunker potrebbero diventare piccoli musei o poli didattici sul tema della difesa della città durante la grande guerra.

Ma nel bando si prevede, da parte di chi otterrà il compendio in gestione, anche la riqualificazione urbanistico-edilizia dell’Antica Hostaria Belvedere con attività ricettiva in termini ambientali e storici.

L’antica osteria, uno spazio ridotto a un ammasso di detriti e rifiuti, aperta dopo la seconda guerra mondiale in una ex casa matta destinata ai soldati, era stata distrutta totalmente da un incendio nel 2009. Qui potranno essere valorizzati, venduti e degustati anche i prodotti tipici del monte Moro come i liquori di ginepro, i mieli o le marmellate.

La riqualificazione delle aree libere potrà avvenire anche attraverso la creazione di aree fitness, ludiche, cinofile.

E si invitano i gestori a ipotizzare il rimboschimento delle aree degradate attraverso la messa a dimora di essenze a bassa infiammabilità, potatura del verde esistente e apertura di coni ottici attraverso la vegetazione.

La valutazione della proposta, ai fini dell’eventuale individuazione del promotore e della dichiarazione di pubblico interesse, potrà aver luogo anche in presenza di un solo operatore economico partecipante.

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