Stop alla dad

Bassetti: “Gestione del Covid a scuola rasenta la follia”

L'infettivologo è particolarmente duro: “Regole sanitarie incomprensibili: non servono a prevenire, ma solo a danneggiare studenti e famiglie"

matteo bassetti

Liguria. “La gestione del Covid a scuola nel nostro paese rasenta la follia”. Inizia così il duro post di Matteo Bassetti, infettivologo e direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, in tema di scuola in Italia al tempo della pandemia Covid. 

“Assistiamo a regole sanitarie incomprensibili, anche per chi le ha scritte, che non servono a prevenire i contagi, ma solo a danneggiare gli studenti e le loro famiglie”, ha proseguito Bassetti. 

E ancora: “Bisogna tornare ad ascoltare i pediatri e i medici: chi è malato sta a casa per almeno 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi, basta tamponi agli asintomatici (fatti più per mitigare ansie genitoriali ingiustificate che non per limitare diffusione del virus) e basta alla scuola in Dad, se non assolutamente necessaria”. 

“Le quarantene forzate e la dad non sono in grado di fermare questo virus che non infetta solamente durante le ore di scuola. La giornata di uno studente e delle sue attività e contatti, per fortuna, non finisce al suono della campanella”.

“Così per l’ennesima volta chi paga il prezzo più alto per la pandemia sono gli scolari e i loro genitori. Urgono cambiamenti ascoltando di più i medici e meno i burocrati da ministero”, ha concluso Bassetti. 

Una semplificazione delle regole anti Covid per le scuole è stata promossa, ormai da settimane, dalle Regioni. Ieri l’appello è diventato un documento ufficiale che i governatori hanno consegnato a Palazzo Chigi: 7 in totale le proposte al suo interno che riguardano sistema a colori, scuole, tracciamento e quarantena.

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