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Ancora aggressioni contro il personale sanitario del Galliera, Uil: “Ripristinare il posto di polizia”

"A quanti altri episodi di violenza dovranno ancora assistere operatori sanitari e cittadini prima che le istituzioni adottino le necessarie iniziative di contrasto?"

ambulanze in attesa al galliera

Genova. L’ennesimo episodio di violenza ai danni del personale sanitario all’ospedale Galliera fa tornare i sindacati a esprimersi sulla questione.

“Tale circostanza conferma come il fenomeno delle aggressioni sul posto di lavoro continui a essere attuale, tuttavia senza che siano fornite risposte e soluzioni concrete – dicono dalla Uil Fpl – sono indispensabili interventi mirati che considerino gli operatori sanitari come pubblici ufficiali, prevedendo l’inasprimento delle pene previste per questo tipo di reato che, di fatto, interrompe un pubblico servizio e nega la possibilità ai cittadini di ricevere cure adeguate”.

Paola Profumo, segretario organizzativo Uil Fpl Liguria e Marco Vannucci, segretario territoriale Uil Fpl Genova continuano: “Le caratteristiche del pronto soccorso del Galliera, e la sua posizione vicina al centro storico della città, espone il personale a rischi che non possono e non devono essere sottovalutati”.

“A quanti altri episodi di violenza dovranno ancora assistere operatori sanitari e cittadini prima che le istituzioni adottino le necessarie iniziative di contrasto?”, continua il sindacato.

“La Uil Fpl si è sempre impegnata affinché le istituzioni potessero considerare il posto di polizia di tutte le strutture di emergenza condizione imprescindibile per la sicurezza e la tutela degli operatori – si legge nella nota – purtroppo, per scelte inconcepibili e inadeguate il servizio del posto di polizia è stato incredibilmente sospeso, abbandonando il personale al rischio di aggressione: da quelle verbali a quelle psicologiche, fino ad arrivare addirittura alla violenza fisica”.

“Il personale ha da sempre assicurato le prestazioni del servizio sanitario nazionale, con grande dedizione, soprattutto nel periodo emergenziale, dimostrando sul campo senso del dovere, competenza e professionalità: lavoratrici e lavoratori hanno il diritto di essere sostenuti e tutelati ad ogni costo, soprattutto da chi, per ruolo, ha il dovere di garantire le condizioni di sicurezza sul posto di lavoro”, proseguono Profumo e Vannucci.

“La Uil Fpl intende, pertanto, esprimere solidarietà ai colleghi aggrediti, ribadendo la propria vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori nel contrastare e denunciare ogni forma di violenza ai danni del personale che rappresenta. Ribadiamo il nostro impegno attraverso qualsiasi iniziativa, come avvenuto in passato – concludono Paola Profumo e Marco Vannucci – dalla presentazione di una proposta di legge da parte della segreteria nazionale, a convegni e momenti di confronto che permettano ogni forma di sensibilizzazione della cittadinanza al problema delle aggressioni al personale. Le istituzioni, però, sono chiamate a fare la loro parte”.

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