Il Genoa è al terzo bivio della stagione: dopo quello societario di settembre e la scelta di cambiare tecnico, da Ballardini e Sheva, ora bisogna decidere cosa fare per provare a salvarsi. La sconfitta contro lo Spezia e gli appena tre punti conquistati, con una squadra che non mostra grandi progressi, hanno gettato ombre sulla figura di Shevchenko, ora in bilico.
Nelle ultime ore si sono ricorse le voci di un possibile ritorno di uno tra Ballardini e Maran e quelle di un possibile approdo di Bruno Labbadia, ex Hertha Berlino. Due strade completamente diverse. La terza opzione è Rudi Garcia, anche se il pedigree del tecnico ex Roma sembra rendere difficile un suo approdo al Grifone in questa situazione.
Scegliere Labbadia significherebbe rimanere fedeli all’idea dell'”allenatore nuovo” e, di conseguenza, bocciare in toto Sheva. Certo, il tedesco con origini italiane ha una ventina di anni di esperienza con i club, ma anche per lui si tratterebbe di cambiare mondo ed essere catapultato nel bel mezzo di un’emergenza. Al Genoa mancano sia il gioco sia il tempo per svilupparlo. Servono solo i punti.
In tal caso ci si potrebbe chiedere se davvero per una proprietà nuova che intende rimanere a lungo sia una priorità tenere il Genoa in A a tutti i costi rispetto a iniziare già da ora un progetto. Il Sassuolo, d’altronde, è passato in relativamente poco tempo dalla B nel 2013 all’Europa League nel 2016. Ma questo rischio calcolato non è esente da possibilità di errore. La serie cadetta è un torneo difficile e il pericolo di rimanervi impelagati è concreto. Il Parma insegna.
La via più diretta per provare a risollevare la barca che sta affondando sarebbe la scelta di un mister abituato a dimenarsi nelle zone calde e capace di infondere quell’energia necessaria per far risultato a prescindere da un gioco corale strutturato. La minestra riscaldata a Genova non si è quasi mai rivelata indigesta. Ballardini e Maran potrebbero cavalcare il senso di urgenza che per forza di cose deve pervadere la squadra e, con l’aiuto dei nuovi innesti, tentare di ottenere una salvezza che sarebbe ad oggi clamorosa.