Genova. La sperimentazione va avanti, non si torna indietro. E non era nei piani. Questo è il concetto alla base del progetto della nuova Ztl di Nervi, concetto che il sindaco Marco Bucci ha portato alla cittadinanza durante l’assemblea pubblica organizzata dal municipio nella sala teatro degli Emiliani per fare il punto sulla viabilità rinnovata del quartiere.
Sono passati due mesi dalla inizio di questa ‘prova’, e sono tante le criticità che i cittadini hanno raccolto e testimoniato in assemblea, a partire dai disagi legati allo spezzatino fatto alle linee del trasporto pubblico, di cui solo dei bus navetta oggi attraversano il borgo, bypassando la parte finale di via Oberdan, divenuta a traffico limitato. I disagi sono legati alla poca frequenza dei mezzi e alla sistemazione del nuovo capolinea della linea 15 traslato in via del Commercio, dove si è aggiunto a quelli del 17 e del N2, creando una vera e propria rimessa a cielo aperto, come testimoniato e documentato dai residenti. “Su questo prenderemo in considerazione di fare tornare il capolinea in piazza Pittaluga, sempre tenendo i nuovi sensi di marcia – annuncia il sindaco Bucci che aggiunge – potremmo sperimentare anche un cambiamento di senso per attraversare il quartiere, ma dobbiamo ancora studiare come”.
Ma non solo: una delle richieste più frequenti arrivate durante l’assemblea, e che Genova24 aveva raccolto in queste settimane, sarebbe quella di far tornare i mezzi pubblici ad attraversare tutta via Oberdan, dove i negozi sono più in sofferenza, soprattutto a causa della difficoltà per molti cittadini nel raggiungere il centro di Nervi, di fatto svuotato almeno in parte dal classico ‘struscio’ che lo animava praticamente sette giorni su sette. Per questo motivo l’assessore Matteo Campora, presente all’incontro, ha accolto la richiesta, dichiarando che l’ipotesi sarà presa in considerazione.
L’assemblea è durata almeno due ore, con tanti cittadini che si sono alternati ai microfoni per spigare criticità e disagi del nuovo assetto. Non è mancata qualche contestazione, arrivata soprattutto dai commercianti del quartiere, che hanno denunciato un calo robusto dei fatturati. La loro richiesta, come Genova24 ha documentato in queste settimane, era quella di cancellare questa sperimentazione, arrivata in un momento molto delicato per il settore: e per questo l’annuncio dell’amministrazione nel voler tirar dritto ha indispettito molte persone, trovatesi difronte ad una sperimentazione che di sperimentale ha solo i dettagli.
Dal sindaco è poi arrivata la conferma che l’intenzione sarebbe quella di allargare la zona a traffico limitato anche a via Sala, cosa che però sarà fatta in un secondo momento, quando sarà messa a punto quella appena avviata. Sul termine dell’assemblea l’assessore alla viabilità Matteo Campora ha sintetizzato le proposte recepite dall’amministrazione e che saranno valutate per la loro fattibilità: oltre al ritorno del 15 in piazza Pittaluga, le navette potrebbero tornare ad attraversare la ztl di via Oberdan, navette che potrebbero diventare gratuite (la richiesta è arrivata da più cittadini, ma lo stesso assessore non si è sbilanciato) e allungate per arrivare fino alla stazione.
Presa in considerazione anche la possibile inversione dei sensi di marcia interni al borgo, per alleggerire la viabilità di via Donato Somma, dove il nuovo semaforo di via Campostano sta creando seri problemi di congestione: una delle ipotesi sarebbe quella di entrare nel borgo a Capolungo, per poi uscire da via Oberdan (mantenendo il tratto di Ztl) in mondo da alleggerire l’immissione sull’Aurelia, dirottando il traffico direttamente all’inizio di corso Europa.
In fase di valutazione anche la possibilità di predisporre un doppio senso di marcia in viale Franchini, cosa che però eliminerebbe decine di parcheggi, altro punto dolente della viabilità nerviese. E’ lo stesso Campora che ha annunciato che si starebbe valutando anche la possibilità di un nuovo parcheggio di interscambio, visto l’insufficienza della situazione attuale: “Ci sono due o tre ipotesi che stiamo valutando – ha confermato – in un’ottica di integrazione con i nuovi assi di forza del trasporto pubblico che diventeranno realtà nei prossimi anni”.
Impegni che non bastano ai commercianti presenti in sala: la situazione per molti, conti alla mano, è veramente difficile se non disperata, e per questo potrebbe nascere nelle prossime settimane un comitato alternativo al Civ per strutturare la protesta, valutando anche eventuali azioni legali.