Genova. Ora è ufficiale: il richiamo della dose booster si farà a 4 mesi. La circolare del ministero della Salute firmata da Gianni Rezza, infatti, sancisce il passaggio dei tempi di intervallo che saranno più brevi rispetto agli attuali 5 mesi. La data di inizio del nuovo sistema sarà decisa dal commissario Figliuolo che “sulla base delle esigenze organizzative della campagna vaccinale – si legge nella circolare – indicherà la data di effettiva attuazione del nuovo intervallo temporale previsto”.
“Alla luce delle attuali evidenze sull’impatto epidemiologico correlato alla maggiore diffusione della variante B.1.1.529 (Omicron) e sulla efficacia della dose booster nel prevenire forme sintomatiche di Covid-19 sostenute dalla citata variante, al fine di estendere gradualmente l’offerta del richiamo vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione – si legge nella circolare – si rappresenta che la somministrazione della dose di richiamo (booster) a favore dei soggetti per i quali la stessa è raccomandata, con i vaccini e relativi dosaggi autorizzati, sarà possibile dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dal completamento del ciclo primario o dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione in caso di soggetti vaccinati prima o dopo un’ infezione da SARS-CoV-2, in base alle relative indicazioni)”.
Si conferma, inoltre, “l’assoluta priorità di mettere in massima protezione con tempestività sia tutti coloro che non hanno ancora iniziato o completato il ciclo vaccinale primario, sia i soggetti ancora in attesa della dose addizionale (trapiantati e immunocompromessi), sia i soggetti più vulnerabili a forme gravi di Covid-19 per età o elevata fragilità, nonché tutti coloro per i quali è prevista l’obbligatorietà della vaccinazione che non hanno ancora ricevuto la dose booster nei tempi previsti”, prosegue la circolare.
In previsione di questa variazione la Liguria era già corsa ai ripari. Ieri il presidente Giovanni Toti aveva annunciato che la capacità vaccinale chiesta alle Asl sarebbe passata dalle attuali 80mila a 100mila dosi a settimana, anche per far fronte alla contestuale riduzione di validità del green pass portato a 6 mesi. La variante Omicron, secondo i dati forniti dallo stesso Toti durante l’ultimo punto stampa, avrebbe una diffusione stimata tra l’11 e il 15% in Liguria sul totale dei casi confermati, mentre a livello nazionale tocca ormai il 30%. In base alle evidenze disponibili, come ha ricordato l’infettivologo Matteo Bassetti, sarebbe più contagiosa ma anche meno pericolosa e comunque molto più debole nei confronti della terza dose di vaccino.